lamo Souchier e i due italiani Antonio Carafa e Paolo della Chiesa.1 Raccontavasi a Roma che il papa non aveva comunicato a chicchessia nulla della sua risoluzione, ma che solo alcuni giorni prima della decisione aveva ordinato nelle chiese e conventi preghiere per un affare importante della Chiesa.2 L’inatteso passo non rimase del tutto senza opposizione: il cardinale Mula elevò eccezioni ed anche l’ambasciatore francese si recò subito al Vaticano allo scopo di far ritirare, in unione con Rucellai, la nomina di Souchier. Il papa però respinse senza esitare la protesta, dopo di che l’inviato francese s’allontanò osservando che Pio V era troppo parziale pel re cattolico.3 Del resto la scelta del papa fu accolta con soddisfazione: il partito della riforma in particolare fu lieto che la più alta dignità ecclesiastica fosse toccata a uomini del suo indirizzo. 4 Nè minore fu la soddisfazione di Filippo II allorché il giovedì santo del 1568 un apposito corriere di Bonelli gli notificò che era stato insignito del cappello rosso l’uomo di fiducia del re, il prima ministro di Spagna, Diego de Espinosa.5 Nato nel 1512 da famiglia nobile, ma decaduta, Espinosa, dopo splendidi studii in diritto a Salamanca, rivestì dapprima l’ufficio di giudice degli appelli alla curia arcivescovile di Saragozza e poi mercè la sua valentìa salì di posto in posto fino a che a 43 anni fu nominato presidente del consiglio reale di Castiglia. Onori ed uffici ora s’accumularono sul suo capo. II favore del suo re innalzò il presidente del consiglio reale anche a presidente del consiglio di Stato e della camera di grazia: nel 1558 egli ottenne il ricchissimo vescovado di Siguenza, che rendeva l’enorme somma di 36,000 ducati l’anno. Più tardi Pio V si sarebbe pentito d’avere acconsentito alla nomina di Espinosa a grande inquisitore perchè tale carica, unita a tante altre dignità, elevava l’investito quasi a papa di Spagna. Nel 1567, con lettera autografa, Filippo domandò pel suo favorito il cappello cardinalizio, affinchè, così pensavasi, durante il progettato viaggio del re nelle Fiandre Espinosa potesse figurare con tanto maggiore autorità quale reggente di Spagna. Giunto poi per l’Ascensione del 1568 il cappello rosso pel cardinale, Filippo onorò in ogni guisa in lui il principe della Chiesa. Quante volte l’Espi-nosa recavasi al consiglio, il re andavagli incontro nell’anticamera, lo salutava a capo scoperto e facevagli prendere posto in una 1 * Avviso di Roma ilei 27 marzo 1568. ibid. 493. Areo, 27 marzo 1568, Canisii E pisi. VI, 732. 2 Graziarli a Tomlcio, 27 marzo 1568, presso Mai, Spici!, Vili, 379. 3 * Arco, 27 marzo 1568, Archivio di Stjato in Vienna. 4 * Avviso di Roma (lei 27 marzo 1568, loc. cit. Graziani loc. cit. ® Su Espinosa cfr. specialmente Serbano in Cortresp. dipi. II, lxxv-ixxxiv. V. anelie Ciacónitjs III, 1031 : Cardella V, 114 s.