Riforma degli Ordini. 165 Pio V prese parte alla riforma della Corsica indirizzando ad Alessandro Sauli come agli altri quattro vescovi dell’isola dei brevi d’incoraggiamento, nei quali raccomandò caldamente ai medesimi specialmente l’istruzione religiosa del basso popolo, il rinnovamento del clero, l’osservanza dei deliberati tridentini.1 Egli esortò la repubblica di Genova ad aiutare i vescovi còrsi nel loro faticoso governo.2 Come Sauli, del pari che il papa stesso, era sbocciato da una congregazione religiosa, così anche per l’avvenire rimase riservata a codeste società una parte immensa nel rialzamento della vita ecclesiastica. Di ciò ebbe coscienza Pio V : di qui la sua sollecitudine per ridare il loro vigore a questi istrumenti della riforma. i. Il concilio di Trento è una pietra terminale anche nella storia degli Ordini religiosi, che sulla base dei decreti conciliari si rialzarono dal loro basso stato. Veramente anche nella prima meta del secolo xvi gli Ordini monastici conservarono tuttavia la loro importanza ;3 tuttavia fornirono alla Chiesa una serie di buoni vescovi, alla sede pontifìcia nunzi e cardinali, alle università professori di teologia: nel concilio di Trento essi furono rappresentati da rinomati e influenti dotti e vescovi. L’Ordine domenicano in ispecie si distingue negli ultimi anni prima del concilio per una schiera di illustri nomi nel campo della scienza ecclesiastica come nell’ammnistrazione della Chiesa: nei molti rescritti a favore di detto Ordine Pio V stesso se ne professa riconoscente figlio e discepolo, che tutto deve ad esso.4 Una prova che non ' tutto nei conventi era guasto e corrotto sono anche i numerosi tentativi di risvegliare a nuova vita gli antichi ideali mediante la fondazione di congregazioni di riforma : tali tentativi e fondazioni riempiono tutto il secolo xv e il xvi.5 Ma se dimostrano che, qualora lo avessero voluto, i singoli membri degli Ordini potevano tenersi esenti dall’universale deca- 1 Brevi del 4 miaiggio 1569 iu .poi, presso Laderchi 1569, n. 81 s. Il vescovo di Sagona, Girolamo Leonio, riceve un breve speciale con particolare elogio Per avere collaborato con successo allo stabilimento della pace. Sono dello stesso tenore gli altri quattro brevi. Sui beati Burali e Ribera v. sopra, p. 114, 152 s. 2 Breve del 4 magigo 1569, presso Laderchi 1569, n. 83. s Tacchi Venturi I, 43 s. 4 XJnde. licet imparibus meritis, Nos etiam tamquam ex fonte profluximus. Costituzione su san Tommaso d’Aquino § 2, Bull. Rom. VII. 564 ; cfr. 801, 904. 5 Tacchi Venturi I, 45. Pius Schmieder in Studien und Mitteil. aus den Benediktiner- und Zistersienserorden XI (1890), 580 ss.; XII (1891), 54 ss. Su. Iniond conventi in Germania vedi Braunsberger, Pius V. 70.