416 Pio V. 1566-1572. Capitolo 6 c. Che la bolla mirasse solamente a illuminare i cattolici inglesi e che non si fosse pensato in primo luogo alla sua esecuzione mediante le armi di una potenza straniera, appare specialmente dal fatto, che il re di Spagna, al quale pure doveva toccare l’esecuzione ,della sentenza, non fu affatto edotto della sentenza pontificia. Scrive bensì a Vienna l’Arco in data del 15 aprile 1570 che, a quanto dicevasi, il papa aveva frattanto mandato la bolla solo in ilspagna,1 ma ancora ai 17 di luglio il nunzio di Madrid aveva saputo soltanto per sentito dire che esisteva un decreto contro Elisabetta e che n’era venuta copia in Ispagna dall’Inghilterra.2 L’ambasciatore spagnuolo, al quale nell’aprile il papa diede notizia dei suoi piani contro Elisabetta, sollevò subito gravi osservazioni : non doversi osare un passo simile fino a che non fosse pronto tutto per l’esecuzione della sentenza papale, perchè altrimenti si otterrebbe solamente l’aizzamento della regina ad annientare i suoi sudditi cattolici. Egli ripetè più tardi la medesima dichiarazione. 3 Filippo stesso era molto adirato perchè non si fosse prima chiesto consiglio a lui, il miglior conoscitore delle cose inglesi, e osservava: pare che il papa creda sia una garanzia di successo lo zelo che lo spinge, ma è da temersi che il passo sì inatteso peggiorerà la situazione dei cattolici in Inghilterra.4 Ai 15 di luglio Zuniga ricevette l’incarico di reclamare presso Pio V : il non esser fatto nella bolla il nome di Filippo verrebbe interpretato per un favoreggiamento della Francia, ma il re di Spagna non ammetterebbe mai che la Francia mettesse fermo piede in Inghilterra.5 Filippo scrisse ad Elisabetta che nessuna azione del papa eragli sì dispiaciuta come la bolla di scomunica 6 e nemanco richiamò da Londra il suo ambasciatore, che però poco dopo fu allontanato da Elisabetta colla forza. Nel giugno 1570 Zuniga cominciò ad affannarsi perchè il papa mitigasse o ritirasse la bolla di scomunica. Pio V infatti approvò che l’Alba ne differisse la pubblicazione e, data la riservatezza di Alba e Francia, parve non scontento che la sentenza papale 1 * Archivio di Stato in Vienna. 2 Castagna a Bonelli, 17 luglio 1570. Corresp. dipi. Ili, 465. Meyer 415. 3 Zuniga a Filippo II, 10 e 24 aprile 1570, Corresp. dipi. Ili, 291, 308. 4 Filippo II a Spes, 30 giugno 1570, Corresp. de Felipe II III, 367. Le copie mandategli da Spes della bolla e del breve a Northumberland e Westmorelan1 • ■così vi si dice, sono le prime venutegli sotto gli occhi « parque, en efecto, Sn Santitad ha tomado esta deliberación sin decirme ni comunicarme cosa ^alguna». Filippo attribuiva la bolla all’influenza del cardinal di Lorena. Kbetz schmar, Invasionsprojekte 27. ' _ „ 5 Ziiñiga a Filippo II, 11 agosto 1570, Corresp. dipi. III, 499; cfr. ibid. •■ -* la relazione di Castagna a Bonelli del 4 agosto 1570 sulla sua udienza pies-0 Filippo II. » Meyer 64.