i 00 Pio V. 1566-1572. Capitolo 2 b. sare a un vero comando a questo proposito. Il papa invece approfittava di qualsiasi opportuna occasione per ricordare ai principi della Chiesa la povertà e semplicità apostolica e studiatasi di influire sui medesimi mercè il suo esempio. Come in uno dei suoi primi concistori avevali esortati a vita esemplare colla ragione che in massima parte le eresie erano state provocate dalla vita malvagia degli ecclesiastici,1 così 14 giorni dopo ripetè simili incitamenti : desiderava abolire il diritto d’asilo dei cardinali. Al principio d’aprile tornò a dichiarare in concistoro che intendeva limitare la sua propria corte per motivi di economia; seguissero i cardinali il suo esempio, ponessero diligenza a condurre una vita esemplare e portassero abito ecclesiastico qualora avessero gli ordini o un beneficio.2 Quando conferì la porpora al nepote Bonelli, egli, rivolto ad neoeletto, parlò in concistoro dell’ufficio e dignità del cardinalato facendo rilevare che tale alta posizione esigeva imperativamente un tenore di vita irreprensibile : prendesse il Bonelli la sua immeritata elevazione come occasione per esercitarsi tanto più nella riconoscenza verso Dio, nell’umiltà, nella mansuetudine, nel timor di Dio, nell’obbedienza e nella bontà verso gli altri.8 Per lo più però l’alto volo di queste allocuzioni pontificie deve alla fine scendere a molto semplici esigenze. Così nel 1566 Pio prese occasione daU’awicinarsi dell’Avvento per un «magnifico discorso » inculcando ai suoi uditori in abito di porpora di santificare quel tempo di preparazione al Natale colla preghiera e il digiuno, ma alla fine dovette rimproverarli perchè in chiesa chiacchieravano e discutevano con scandalo del popolo.4 Egli poi nella 1 Le