Documenti inediti e comunicazioni d’archi vii. N. 90-95. 619 papa molte grazie, anche quella di compònere super bonis male alie-natis et fruetibus indebite perceptis. Ibid. 327. Settembre 27: i commissarii super bonis male alienatis sono sì rigorosi, che molti se ne lamentano. Il papa ha ordinato un alleviamento. Ibid. 343. Ottobre 18: la bolla sulla fabrica di 8. Pietro ha ristretto di molto i poteri dei commissarii. Ibid. 357. 1571. G e n n a i o 6 : mercoledì il fulmine colpì il campanile di S. Pietro danneggiandolo molto. TJrb. 10/$, p. 2. II. Ritrovamenti nel fabbricare S. Pietro. Cfr. su essi Armellini 281 e Lanciasi IV, 7. Quanto ai mattoni della chiesa di S. Pietro coll’arme e nome di Pio V, v. Mèi. d’archéol. Vili, 454. 90-95. Il cardinale Santori e le sue udienze con Pio V.1 Sulla vita di pochi cardinali del secolo xvi siamo sì esattamente informati come su quella di Giulio Antonio Santori nato a Caserta nel 1532 e per lo più detto il cardinale di Santa Severin a, (anche San-severino) dal suo arcivescovado calabrese.2 Altamente stimato da tutti i contemporanei per la sua santa vita, pel suo zelo a pro della causa della Chiesa e per la sua vasta attività, il Santori fino ad ora non ha però purtroppo trovato alcun biografo. L’eminente principe della Chiesa, che fu sepolto nella basilica del Laterano, meriterebbe grandemente ima monografia: chè se già è interessante la sua vita precedente, ancor più lo è il suo cardinalato di 32 anni (1570 a 1602), durante il quale egli partecipò a sei conclavi e due volte fu, prossimo a ottenere la suprema dignità. Santori, amico e consigliere di sette papi, ha descritto egli stesso minutamente una gran parte della sua vita. La sua autobiografia si distingue per esattezza e amore alla verità. Egli non tace i difetti del suo periodo di crisi e descrive con toccante semplicità come presto ritornasse stabilmente ad ima vita genuinamente cristiana. Alcuni passi rimarranno indimenticabili ad ogni lettore, ad es. la descrizione della sua prima partenza da Roma 3 e l’espressione dei suoi sentimenti allorché dovette rinunciare alla tiara, alla quale er,a stato molto vicino.* Già dai pochi passi, che Ranke (Päpste I9, 302; III, S6* ss.) e Gnoli (Vittoria Accoramboni 245) desunsero dall’autobiografia del Santori, 1 Cfr. sopra, p. 74. 2 Sickel (Berichte I, 12) considera Santori e Sanseverino come due diverse persone. 3 Autobiografia, XII, 232 s. * Cfr. ibid. XIII, 202 ss.