82 Pio V. 1566-1572. Capitolo 1 c. del protomartire: la sua predica, la guarigione d’uno storpio, la distribuzione delle elemosine e finalmente la sua sepoltura. Nel fregio, oltre all’anno 1571, leggonsi le parole del santo tramandateci dagli Atti degli Apostoli: «Veggo aperti i cieli e il Figlio dell’uomo stare ajla destra di Dio» — « Signore, non imputare loro questo peccato». La pittura del soffitto mostra il cielo aperto colla Santissima Trinità e i cori degli angeli. Quella dell’altare, che è essenziale a comprendere questa, rappresenta la lapidazione di santo Stefano. Quest’opera del Vasari trovasi ora nella cappella di Niccolò V.1 Ben conservata è anche quella dedicata a san Pietro martire, confinante coll’appartamento Borgia. Pareti e soffitto sono qui decorati in modo particolarmente ricco con stucco, oro ed affreschi. Il quadro dell’altare, patimenti del Vasari, rappresenta il martirio del campione contro le eresie dei Catari sbocciato dall’Ordine domenicano. Gli affreschi delle pareti, oggi pure del tutto intatti, eseguiti dal Vasari e da suoi scolari, raffigurano scene della vita di san Pietro martire. A destra si vede il santo in atto di scacciare il diavolo comparso nel mercato di Firenze a disturbare la sua predica; a sinistra, un altro dei suoi miracoli. Sulla piccola parete a destra dell’ingresso è rappresentata la consegna dei vessilli con croci rosse ai combattenti contro gli eretici, a sinistra la preghiera del santo dinanzi al Crocifisso. Il cielo mostra, nel mezzo il trionfo della religione contro gli eretici insieme a figure allegoriche delle virtù cardinali e ritratti di santi domenicani : in primo luogo il fondatore col giglio, due papi, probabilmente Innocenzo V e Benedetto XI, e tre scrittori : Tommaso d’Aquino, Alberto Magno e Vincenzo di Beauva.is.2 Come la scelta dei soggetti è caratteristico il fatto che le figure allegoriche, dagli artisti sì volentieri rappresentate nude, sono vestite. È degno di nota inoltre che nella sua modestia l’edificatore della cappella non fece porre alcun segno che lo ricordi. La cappella di S. Michele, attigua alle Stanze, è stata completamente cambiata da un rifacimento posteriore.3 II quadro dell’altare, del Vasari, celebrava la incoronazione di Maria; nella cupola fu dipinta la cacciata dal cielo di Lucifero e degli angeli ribelli. 1 Cfr. Vasari VII, 715 s. ; Taja 95 s. ; -Chattard II, xxvm. 92 s., 238 s., 439 s. ; Lanciasi IV, 8 s. Nei * libri dei conti della Deposit. gen. della Camera Apost. sono segnate per gli anni 1570-1572 numerose spese per la fabrica delle stanze nuore in palazzo apost. acanto a Torre Borgia e di quelle capette. Non1, ostante la descrizione, a vero dire incompleta, che ci hanno dato Taja, Chattard e Moroni (IX, 156 s.), queste cappelle sono ora quasi completamente dimenticate : la prima e la terza poi sono accessibili solo con permesso speciale. 2 Cfr. Chattard II. 303. 3 Le lunette sono del tutto distrutte, le pitture dei pennacchi moderne.