444 Pio V. 1566-1572. Capitolo 7 et. ranza di ottenere largo aiuto dal papa per assicurare i confini contro i Turchi, suggerissero all’imperatore di coltivare buone relazioni colla Santa Sede. In conseguenza il nunzio potè riferire non solo di buone parole, ma anche di alcuni confortanti fatti dell’imperatore: ad es. nel marzo e luglio 1567 di azione contro predicatori eretici e nel settembre di un editto contro i calvinisti in Ungheria. Biglia fu soddisfatto anche della condotta di Massimiliano nell’affare di Colonia. Allietavanlo pure gli sforzi dell’imperatore per impedire che i rivoltosi neerlandesi venissero aiutati da truppe tedesche. Le relazioni speranzose che Biglia mandò a Roma, suscitarono là, dove Morone e Commendone lavoravano a prò d’una buona relazione fra imperatore e papa, aspettative parimenti sicure, condivise anche da Pio V, cui non potè che riempire di soddisfazione il fatto che ai 5 di dicembre del 1567 Massimiliano raccomandò caldamente una domanda dei gesuiti di Vienna.2 A cagione dell’imperatore egli perdonò al cardinale Delfino privato del diritto di voto per grave disobbedienza.8 E passò benignamente sopra l’arbitrario procedere dell’imperatore nella riforma dei monasteri e capitoli d’Austria gravemente depravati.4 Il papa non era però in grado di soddisfare tutti i desiderii di Massimiliano perchè per lui più in alto che tutti i riguardi di diplomatica avvedutezza stavano i principii ecclesiastici.5 Ma in ciò che per Massimiliano, era la cosa principale, vale a dire il soccorso contro i Turchi, egli si mostrò trattabile. Non mantenne il divisamento avuto da principio di mettere fuori importanti somme di denaro solo nel caso di guerra. Nell’aprile del 1568, non ostante le molte altre sue spese, egli promise un contributo per i fortificamenti dei confini, insistendo però sul punto che il denaro venisse impiegato esclusivamente al detto scopo. Nel luglio permise all’imperatore di riscuotere sussidii per 45,000 fiorini dagli abbati e priori della Bassa Austria. Nell’agosto diede il suo assenso al pagamento nel mese seguente in Venezia di 20,000 scudi per la fortificazione dei luoghi di confine minacciati dai Turchi. Nel nell’Arch. stor. /fai. App. IV, n. 17, p. 61 s. aveva stabilito che i’Archivio Alfieri ad Asti conteneva relazioni di nunziature del Biglia degli anni 1568 1569. Il prelato Batti e il prof. Dengei. hanno trovato quelle dal 1565 al 1567 nell’Archivio Trotti a Milano (ora neH’Annbrosiana), così che nell’edizione di Dengel sono a disposizione i migliori elementi. 1 V. le * istruzioni della segreteria di Stato a Biglia in data di Roma 8 febbraio, 1, 8, 22 marzo, 5 aprile, 14 giugno, 19, 26 luglio. 6, 12 settembre, 6 dicembre, Nunziat. di Germania 67, Archivio segreto pontificio. 2 Vedi Laoehchi 1566, n. 205 ; Schwarz, Briefwechsel 77 s. ; Brattiìsberger, Pius V, 37. 3 Vedi Schwarz loc. cit. 45, 56. Cfr. ibid. 176 sul posteriore conflitto di Delfino con Pio V. 4 Cfr. Wiedemann I, 1S7-202 : Sciiwabz loc. cit. 96-99. 0 Cfr. Schwarz loe. cit. 63-73, 88 ; Braunsberger, Pius V. 42 s.