Vita di Pio V prima del papato. 33 a 14 anni entrare nel convento domenicano di Voghera,1 ricevendo il nome di Michele. I superiori mandaronlo dapprima a Vigevano,2 ove ai 18 di maggio del 1521 fece la sua professione,3 poi a Bologna per la sua formazione scientifica, finalmente a Genova, dove ricevette l’ordinazione sacerdotale nel 1528. Per molti anni Fra Michele di Alessandria, come lo si chiamava, fu lettore di filosofia e teologia nel convento del suo ordine a Pavia.4 Durante questa attività nell’insegnamento, da lui svolta con somma coscienziosità, egli si distinse in occasione del capitolo generale tenuto a Parma nel 1543 coll’esposizione di tesi, che propugnavano apertamente l’autorità della Santa Sede. A Pavia Fra Michele fu anche commissario dell’inquisizione per la città e diocesi in qualità di vicario del confratello Sante di Padova.0 In tutti questi uffici egli fece buona prova in sì alta misura, che lo si comparava a san Bernardino. La minima regola dell’Ordine era per lui santa. Mai viaggiò se non a piedi colla bisaccia sulle spalle. Colla rigorosissima osservanza della povertà, l’instancabile attività, la purezza immacolata dei costumi egli dava ai suoi confratelli un esempio luminoso come colla sua grande umiltà. Non potè tuttavia impedire che per due volte fosse eletto priore. Già questa, dignità aveva egli accettata di malavoglia e ciò fu ancor più allorché il capitolo provinciale di Lombardia., lo elesse definitore, la prima carica dopo il provinciale. In tutto il Ghislieri fu l’esemplare del religioso : rifiutò persino un mantello opinando che chi appartiene a un Ordine religioso mendicante deve contentarsi del suo cappuccio. Insieme però egli teneva a somma pulizia. Soleva dire che a.veva sempre amato la povertà, non la sporcizia. Nell’esercizio dei suoi doveri non la-sciavasi intralciare da nulla. Quale priore ad Alba egli, a tutela del suo convento, dovette opporsi anche al conte della Trinità, che minacciollo di farlo gettare in un pozzo. Ghislieri rispose: «avverrà ciò che Dio vuole ».8 1 Come papa il Ghislieri si addimostrò riconoscente al convento; vedi A. Cavagna Sangiuliani. Dell’abbazia di S. Alberto