200 Pio V. 1566-1572. Capitolo 3 a. l’inquisizione.1 Sotto il suo governo doveva accuratamente evitarsi ogni apparenza che si volesse offenderla o favorire l’eresia. Il Cardinal Sirleto poche settimane dopo l’elezione di Pio V reputò necessario far pervenire in proposito un avvertimento al Com-mendone. Il papa, così fece egli scrivergli a mezzo del Calligari, è molto scrupoloso nelle cose della fede; si guardi bene il Com-mendone dal trattare a quattr’occhi con eretici o, sull’esempio del cardinale Este a Poissy, dall’andare alle loro prediche, chè Pio V prenderebbe malissimo la cosa.2 Allorché nell’ultimo anno di vita del papa trattossi presso il Santo Uffizio del conte di Caiazzo, il cardinale Rambouillet osò interporre per lui una parola, ma Pio V lo respinse bruscamente dicendogli: non conviene a chiunque porta l’abito cardinalizio parlare in favore d’uno citato dall’inquisizione.3 Fin dal principio non attendevansi sentimenti diversidaPioV.il nuovo papa, così ne notificò l’avvenuta elezione alla repubblica di Genova il Cardinal Cicada, sarà un distinto pastore, che sopra tutto incalzerà gli eretici e nemici della fede.4 Già al principio di febbraio del 1566 l’ambasciatore imperiale Arco scrive che medita-vasi di riorganizzare i tribunali dell’inquisizione :5 pochi giorni più tardi egli riferisce sulla riforma come d’un fatto compiuto : è stata formata per l’amministrazione dell’inquisizione una congregazione del tutto nuova, composta dei quattro cardinali Scotti, Rebiba, Pacheco e Gambara.6 In un motu proprio il papa giu- i Tiepolo, 20 luglio 1566, presso Mtttineixi I, 50. Similmente * Arco, 29 giugno 1566, Archivio di Sta(to in Vienna. - * « che Nostro Signore è molto scrupoloso nelle cose della fede... Nostro Signore haveria malissimo e qui sono molti osservatori delle sue attioni ». Caligari a Commendone, 2 febbraio 1566, Lett. ri. princ. XXIII, Archivio segreto pontificio. 3 * « Mal vi si conviene, Monsignore, a parlare in difesa d’uno inquisito ha-vendo l’habito che havete » (Avviso di Roma del 31 gennaio 1571, Urli. lOJfi. p. 15, Biblioteca Vaticana). Del resto Caiazzo dopo una «purgazione canonica» fu dimesso dall’inquisizione (* Avvisi di Roma del 15 e 27 settembre 1571, ibid. 120, 123). L’8 di settembre 1571 Arco * notifica esserne imminente la liberazione. Archivio di Stato in Vjitejnna. 4 Bonissimo pastore, el quale sopra• tutto sarà acerrimo persecutore deUi heretici et altri nemici della \nostra fede. Cicada, l’ll gennaio 1566, presso, Rosi, Riforma in Liguria 63. 5 * Arco, 2 febbraio 1566, Archivio di Statio in Vienna. « * Arco, 6 febbraio 1566, Archivio di Stato in Vienna. * Serristori, 6 febbraio 1566, Archivio di Stato in Firenze. Dei medesimi 4 (Cardinali vien fatto il nome come d’inquisitori in occasione dell’o«io da fè romano del 23 giugno 1566 (Firmantjs, * Diarium p. 101 b, Archivio segreto pontificio ; efr. App. n. 36-48), come pure in un editto del 4 luglio 1567, presso Hjxgers, Index 504. Morto Scotti nel 1568, gli subentrò Chiesa (* Arco, 3 aprile 1568, loc. cit. ; enumerazione dei cardinali dell’inquisizione presso Firhantts, * Diarium al 30 novembre 156S, loc. cit. 272 ; cfr. sopra, p. 198). Ai 28 di febbraio