372 Pio V. 1566-1572. Capitolo 6 a. 6. La rivoluzione ecclesiastica in Scozia, Inghilterra e Irlanda, Maria Stuart ed Elisabetta. a. Viva luce sulla oppressione in cui trovavansi i cattolici di Scozia getta un caso avvenuto nell’ultima Pasqua precedente la salita al trono di Pio V. Un prete fu sorpreso a Edinburg mentre celebrava la Messa: vestito degli abiti liturgici e col calice in mano fu legato sul pubblico mercato alla croce ivi sorgente e dal popolaccio coperto di fango e altre «ova pasquali». Soltanto il dì dopo egli ottenne interrogatorio e sentenza. Il reo dovette di nuovo stare per quattro ore alla croce del mercato, di nuovo « gli furono regalati diecimila ova » e quando finalmente lo si conduceva in prigione, una banda di tre a quattrocento uomini lo avrebbe ucciso a colpi di randello se non fosse intervenuto colle più severe minacce il borgomastro. Ma gravissima eccitazione si impadronì del popolaccio aizzato allorché Maria ordinò di graziare i due cattolici, che avevano assistito alla Messa e perciò erano stati condannati alla perdita, dei loro beni.1 Dopo la sua vittoria sui ribelli Maria era risoluta a porre fine a simili condizioni ed a ridare alla religione cattolica l’antica posizione, almeno fino alla eguaglianza di diritti col protestantesimo. Salendo al trono Pio V credeva che essa avesse già ristabilito in tutto il regno il culto cattolico e nella lettera, colla quale notificò alla coppia regale di Scozia la sua elezione, esortò a continuare l’opera iniziata.2 Prima ancora che questa lettera arrivasse nelle mani di Maria giùnse il 27 gennaio 1566 un inviato del car- presso serti ciotti fra i protestanti. G. Krììger ad es. parlando della dissertazione di Vacardadr, ILes papes et la Saint-Barthélemy (stampata in tìtudes de critique et Whist, relig., Paris 1905, 217-292) nella Theolog. Literatwrzeitung di Harnack 190G, 382 scrive: «Non so se fosse necessario mettersi contro ancora una volta all’accusa che i papi abbiano avuto influenza nella preparazione della notte di S. Bartolomeo. Lo stesso Vacandard adduce il giudizio di Soldan, che le fonti danno la prova essersi compiuti gli avvenimenti del 24 agosto al-l’infuori della sfera d'influenza della Curia e difficilmente egli potrà nominare uno storico da prendersi Isul serio, che possa contraddirgli ». 1 Alessandro Clerk a Randolph, 22 aprile, e Bedford a Cecil, 28 aprile 15t>«>-presso Stevenson VII, n. 1111, 1; n. 1123, 2; Fleming ¡850 s. «There is no" greater rage amongst the faithful than ever the writer has seen since her Gracc come into Scotland ». Clerk loc. cit. p. 341. Cfr. Bain n. 169, 171. 2 Lettera del 10 gennaio 1566, preso Philippson, Règne de Marie Stua1 III, 483 ; cfr. Pollen 232 s.