Vita di Pio V prima del papato. 35 catena ai piedi affinchè egli non pensasse a ritirarsi di nuovo nel suo convento.1 Quanto il papa apprezzasse l’umile domenicano è dimostrato dal fatto, che ai 15 di marzo del 1557 lo nominò cardinale ed ai 14 di dicembre dell’anno seguente grande inquisitore della Chiesa romana.2 Come titolo cardinalizio il Ghislieri ricevette S. Maria sopra Minerva, che più tardi (nel 1561) scambiò con S. Sabina. Già nel procedimento di Paolo IV contro i libri eretici il cardinale Alessandrino, come dalla sua patria appellavasi il Ghislieri, aveva ripetutamente dissuaso gli organi subordinati da anione troppo severa e precipitata. Verso la fine del governo di Paolo IV egli dovette sentire da questo, che diventava sempre più ombroso e violento, aspri rimproveri per la sua condotta nella, faccenda dell’arcivescovo spagnuolo Carranza.8 Ancor più difficile divenne la posizione di Ghislieri sotto Pio IV, il cui indirizzo più mondano era in contraddizione colle sue rigide vedute.4 Più volte il cardinale, che dal 1560 fu protettore dei Barnabiti5 e vescovo di Mondovì, ove si adoperò egualmente per la riforma, gli studii7 e la libertà ecclesiastica,8 ha fatto coraggiosamente severe rimostranze a Pio IV, così in particolare allorquando, al principio del 1563, dovevano essere chiamati nel Sacro Collegio due giovani figli di principi. Ghislieri non potè impedire questa nomina del pari che la limitazione effettuata da Pio IV dei suoi poteri come grande inquisitore.9 Poiché stava in manifesta disgrazia presso Pio IV,10 si com- 1 Vedi Altièri II 4. 200 8. 2 V. 11 nostro voi. VI, 439, 487. » V. ibid. 491, 493, 516, 518. 4 V. la caratteristica lettera di Ghislieri alla nepote presso Maffei, Pio V, 47 s. ; Bruz/o.ne, Bosco I, 139 s. Che il soprannome di Ghislieri fra Scarpone ( Sartori. Autobiour. 371) non significhi scorpione, come pensa Herre (p. 204), fu già rilevato da Susta (ilitteil. des ósterr. Initituts XXX, 546) e Schellhass (Zeitschrìft filr Kirchenf/esch. XXX, 143, n. 2). 5 Vedi Premoli, Storia dei Barnabiti nel cinquecento, Roana 1913, 181. Cfr. ibid. 24 sulle antiche relazioni del Ghislieri coi Barnabiti. « Vedi Catena 15. ” Mediante l’erezione di una università : vedi Dell’Acqua 38 s., ove anche particolari sui ricordi di Pio V conservati nella cattedrale di Mondovì. Cfr. Grassi, Meni, della chiesa di Monteregale in Piemonte I, Torino 1789, 87. Un bel corale di Pio V conseria anche la Biblioteca d’Alessandria. s Cfr. la caratteristica lettera di Ghislieri ad Emanuele Filiberto duca di Savoia in data di Mondovì 1° ottobre 1561, in Bollett. Subalp. VI, 225 s. » Cfr. Arch. stor. Hai. IV 6, 372. !» Nella sua relazione del 17 maggio 1572 sull’elezione di Gregorio XIII il Cusano, raccontando il passaggio di Bonelli a favore di Boncompagni, osserva : * « a lui è intervenuto come al card. Borromeo, il quale fece Papa Pio V, che era in tutto naturale di Paolo IV et non v’era cardinale in questo conclave di questo tempo c-he fosse stato più dispregiato et vilipeso da Pio IV suo zio