Provvedimenti del papa a tutela della Chiesa in Francia. 343 conventi italiani,1 adoperandosi contemporaneamente per ottenere aiuto anche altrimenti. Diresse pressanti lettere a Filippo II, al duca di Nerves, Lodovico Gonzaga, che trovavasi in Piemonte, e al duca Emanuele Filiberto di Savoia.2 In Lorena fu spedito come inviato speciale Piersanti coll’incarico di sollecitare il blocco dei confini contro le truppe del calvinista elettore palatino Giovanni Casimiro, che venivano in soccorso degli ugonotti.3 Pietro Donato Cesi, vescovo di Narni, si recò per missione avuta dal papa presso i governi degli stati italiani al fine di invitarli energicamente a prestare sollecito e potente aiuto. L’istruzione datagli descrive la ribellione degli ugonotti, i loro sacrilegi e misfatti contro i cattolici, la situazione penosa di Carlo IX e il pericolo che nascerebbe da una vittoria del calvinismo nel regno francese. La posizione della Francia, circondata da Spagna, Inghiltèrra, Paesi Bassi, Germania e Italia, mostra che ivi devesi decidere il destino d’Europa, non solo nel rispetto religioso, ma anche in quello politico. Qualora i calvinisti giungessero a dominare colle loro mire rivoluzionarie, ne conseguirebbe anche un sovvertimento politico negli stati vicini. Ne è minacciata anche l’Italia e perciò gli stati italiani hanno il dovere di prestare soccorso in un negozio così importante.4 È caratteristico per Pio V che egli cercasse il suo rifugio anche nella preghiera indicendo il 16 ottobre 1567 un giubileo universale,6 che aprì a Roma nell’ultima settimana di ottobre tenendo tre grandi processioni, alle quali partecipò a piedi. Queste processioni partirono da S. Pietro, il primo giorno verso S. Maria '-opra Minerva, il secondo a S. Girolamo degli Spagnuoli, il terzo a S. Luigi de’ Francesi.6 Ma a lato dell’aiuto spirituale il papa 1 V. * Avvisi (li Roma del 19 e 25 ottobre, 1° e 8 novembre 1567, Urb. 10Jt0, p. 452, 454, 458b, Biblioteca Vatieana. Ofr. la * relazione di Serristori del 17 ottobre 1567, Archivio di Stato in Firenze, Medie. 3287. 2 V. Goubatt 50 s. Cfr. Corresp. dipi. II, 243, 252. 3 Cfr. 1’ * Instructio data d. Petrosancto iur. utr. dr. a 8. D. N. ad ili. princip. Carolum ducem Lotharmgiae destinato, in data di Roma 8 novembre 3567 in Varia Polit. 81 (ora 82), p. 398-401, e ancora a p, 564-567, Archivio segreto pontifi cio. A tergo di p. 567 leggesi: * Instruttione consignata a m. Piersanti... a 10 di Novembre 1567; a p. 568 un * Aggiunto: ove il cardinale di Lorena sia nelle vicinanze, lo visiti e gli comunichi l’istruzione. Cfr. La-derchi 1567, n. 156. 4 Vedi Catena 68 s. ; Ladebchi 1567, n. 144; Brognou II, 39 s., 46 s., 49 s., 54 s. In modo affatto identico a Pio V giudicarono il veneziano Correrò (p. 193 s.) e A. Contarini (p. 252) i pericoli, che avrebbe recato con sè la vittoria del calvinismo in Francia. Su Cesi vedi Garampi 298. 5 V. la bolla In eminenti in * Editti alla Biblioteca Casanatense iti Roma p. 222. Cfr. Bonanni I, 301. 0 V. le »relazioni di B. Pia dia Roma 19 e 25 ottobre 1567, Archivio Gonzaga in Mantova. Nella sua »relazione del 1° novembre (loc. cit.) Pia rileva la grande partecipazione del popolo a questi pii esercizi. Cfr. Gratiani EPist. 313.