Zuniga riconosce la purezza dello zelo di Pio V. 313 tutto benevolo verso la Spagna pur avendo subito dato prove del suo fermo carattere e manifestato la volontà di far valere la sua autorità. Zuniga narra poi i primi dissapori, ai quali diede occasione specialmente la condotta di Filippo nel negozio di Carranza e attesta pure a favore del papa, che egli aveva preso a trattare le faccende giurisdizionali con santa e buona intenzione manifestando sempre grande propensione per la persona del re,1 persuaso com’era che i suoi officiali fossero stati la causa delle controversie. I suoi famigliari l’avevano confermato in questa idea e rappresentatagli la condotta degli officiali spagnuoli in cose di giurisdizione ecclesiastica con sì neri colori, ch’egli avanzò dure richieste. Le trattative si erano svolte sì difficili non soltanto a causa del fermo carattere di Pio V, ma anche perchè Sua Santità era persuasa che gli inviati, allo scopo di dimostrare il loro zelo, avessero accentuato parecchi negozi più fortemente che non fosse loro comandato. Al termine della sua esposizione Zuniga torna ad esprimere la sua convinzione che il papa, il quale aveva sempre condotto vita esemplare, fosse pieno delle più sante intenzioni e sì fermo nel sostenere i suoi principii e nell’esercizio del suo dovere, che non ammetterebbe nessuna offesa di Dio, dovesse pure andarne ruinato il mondo. Forse, così pensa Zuniga, ne deriveranno turbolenze ancora più grandi di quelle causate da altri papi, che perseguirono scopi molto mondani. Per quanto la comprensione delle controversie di politica ecclesiastica, che si rivela in queste parole, possa essere manchevole, pure le dichiarazioni di Zuniga sono una bella testimonianza per la purezza dello zelo, dal quale era animato Pio V. 5. Gli inizi della rivoluzione politico-ecclesiastica nei Paesi Bassi e l’intervento di Pio V nelle guerre civili e religiose di Francia. Inizio del rinvigorimento interno dei cattolici francesi. a. Il gagliardo movimento, che staccò la parte settentrionale dei Paesi Bassi dalla Spagna e vi stabilì la signoria del protestantesimo, ebbe sulle prime un’impronta piuttosto politico-nazionale che l’eligiosa. Se anche da principio Filippo II seguì nei Paesi Bassi le tradizioni di suo padre e nulla cambio negli antichi privilegi 1 Lo attesta anclie Tiepolo. Relazione 188.