408 Pio V. 1566-1572. Capitolo 6 c. Qualora, invece di sottomettersi alla regina, Norfolk li avesse chiamati sotto le armi, i nobili avrebbero certamente obbedito al suo cenno rafforzando la schiera degli aderenti di lui. Ma questo cenno non venne e invece poco dopo, prima ancora che fossero fatti preparativi per la sollevazione, i più reputati della nobiltà cattolica, gli earl di Northumberland e Westmoreland, si videro posti alla sprovvista dinanzi alla necessità d’una decisione definitiva.2 L’earl di Sussex infatti ebbe dal governo l’incarico di chiamarli a York, di imprigionarveli e di mandarli alla corte. A questo punto Northumberland e Westmoreland dovevano decidere se intendessero condividere la sorte di Norfolk o mettere mano alle armi. Il 7 novembre essi si rivolsero per aiuto al papa, il 14 fu di nuovo spiegata l’antica bandiera colla croce e le cinque piaghe, che aveva già sventolato nel 1536 sotto Enrico Vili nell’insurrezione del cosidetto pellegrinaggio misericordioso e il dì seguente venne emanato un appello al popolo. Il Northumberland, stimatissimo e profondamente religioso, modello di nobile d’antica tempra e d’antico costume, che fino allora era vissuto lungi dall’aria della corte fra i suoi vassalli e fittaiuoli ed era fatto tutt’altro che per essere un agitatore e politico intrigante,2 aveva da principio sconsigliato da aperta ostilità. Il vero capo dell’impresa fu Riccardo Norton, detto dal popolo il patriarca della rivolta. A quanto pare si deve in gran parte all’ influenza di una donna e protestante, la contessa di Westmoreland, se la materia infiammabile del malcontento da lungo tempo ammassata finalmente divampò.3 Il 15 novèmbre gli earl lanciarono un appello al popolo, cominciando coll’assicurare la loro fedeltà a Elisabetta e protestando d’avere messo mano alle armi per l’onore e la sicurezza della regina, della nobiltà e del regno e che la loro impresa era diretta soltanto contro i consiglieri della regina, che macchinavano la rovina dell’antica nobiltà, spingevano la regina a passi falsi e avevano introdotto una religione nuovamente inventata contro la parola di Dio.4 Ma questo appello raggiunse il desiderato successo sì poco come parecchi altri, che seguirono, anzi molti nobili cattolici entrarono nell’esercito regio comandato dal-l’earl di Sussex.5 Anche altrimenti gli insorti furono perseguitati 1 Sul Northern Rising cfr. Cutiibert Sharpe, Memorials of the Rebellion of 1569, London 1840; Green, Addenda 1566-1579, passim; Lingard VIII» 44 ss. ; Pollen in The Month IC (1902), 136 ss. e English Catholics 118-141. " Cfr. la sua caratteristica presso Hosack II, 124 s. 3 Pollen in The Month IC, 136 s. * Lingard VIII, 45 s. Green 111. Cfr. il proclama del 19 novembre 1569, dello stesso tenore, presso Spillmann II, 97 s. ; Gonzales 343. j 6 Sadler, 26 novembre 1569, presso Green 123; Lingard Vili, <¡7