Relazione di Requesens sul Collegio cardinalizio. 11 sfiduciato egli parla delle aspettative del francescano Dolera, lui pure dotto ed esemplare ed al quale potrebbe ostare solo la circostanza, che non si desidera, un religioso.1 Dei cardinali di Pio IV entrano in considerazione anche Mula e Correggio. Mula, di formazione umanistica, prudente ed esperto nei negozi, è desiderato dai nepoti di Pio IV.2 Correggio non è noto personalmente all’ambasciatore, che però non ha sentito al mondo lodare alcuno più di lui : ove nella futura elezione non possa far passare se stesso, Farnese proporrà Correggio.8 Bisogna prendere speciale riguardo anche verso il Vitelli nominato da Paolo IV. Gli impedisce di mirare per se stesso alla tiara la poca età, ma è uomo estrema-mente abile, a posto su tutte le selle, una grande vigoria attiva, ed ha amici. Nel prossimo conclave bisognerà contare con esso. Filippo dovrebbe cercare di guadagnarlo, specialmente perchè è molto corteggiato dai francesi.4 Gli altri cardinali non vengono in considerazione per ragione di età deficiente o per altri motivi. ; Sulla base di questa rassegna Requesens dà poi il consiglio che il re faccia qualificare come graditi Morone, che non po-trebbesi togliere dall’antica lista, senza dare nell’occhio, Ricci, Ghislieri, Dolera, Farnese, Madruzzo, Cicada, Correggio o, qua-loro fossero troppi i nomi, si potrebbero tralasciare i tre ultimi. Fra essi però Filippo si metta propriamente solo per Ricci, Dolera e Ghislieri,0 quantunque egli, l’inviato, ritenga impossibile puntarla con Ghislieri.6 Vanno esclusi soltanto Ferrara e tutti i rancesi. Quale guida del suo partito Filippo mandi a Roma il ardinal Granvella.7 Di fatto il Granvella ricevette l’ordine di recarsi nell’eterna ittà, - giungendo però troppo tardi pel conclave, poiché partì soltanto il 31 dicembre.9 Anche altrimenti le lunghe esposizioni di Requesens addimostraronsi quasi senza risultato. Filippo esitava, a decidersi e quando diverse lettere del 5 dicembre 1565 annun-ciarongli prossima la morte di Pio IV, nè più conveniva ulteriore ritardo, egli non fece alcun nome al suo inviato.10 Come nel con- 1 Ibid. 579. = Ibid. 581. s Ibid. 584 s. i Ibid. 583 s. 5 Ibid. 580. s «... Alejandrino, aunque salir este postrero lo tengo por imposible » ; ibid. 586. Cfr. 579 : « Pienso que no tendra voto para lello, porque lo tienen por riguroso ». 7 Ibid. 586 s. * 22 ottobre 1565, presso Hillioer 75. ® Ibid. io Lettera del 21 dicembre 1565, Corresp. dipi. I, 55 ss. Arco però pretende di sapere, che l'ambasciatore avesse tutta via l’incarico segreto di lavorare a favore di Ghislieri e (Dolera. A Massimiliano II il 22 dcembre 1565, presso Wahemttnd 267.