Naturalmente il rinnovamento della vita religiosa non doveva limitarsi alla città di Roma. Per la visita dei vescovadi dello Stato pontificio al principio del 1571 furono destinati quattro vescovi, cioè Pietro de Lunel di Gaeta per le Marche, Giovanni Francesco Sormani di Montefeltro per l’Umbria ed il Patrimonio, Paolo Maria della Rovere di Cagli per la Romagna e Lombardia, Vincenzo Ercolano di Sarno per la Campagna.1 Essi dovevano partire al principio della quaresima e specialmente insistere per l’osservanza del dovere della residenza, regolare il concorso ai benefici, curare il restauro delle chiese cadenti e le ripartizioni delle entrate. -Furono destinati quattro Gesuiti ad accompagnarli come predicatori per il popolo e come consiglieri. 3 All’occasione anche il papa esercitò personalmente l’ufficio di visitatore nei dintorni di Roma. Visitando Porto per farvi fortificazioni contro i corsari,4 egli toccò anche Ostia : trovandovi molto trascurata quella chiesa, ne fece un aspro biasimo al cardinale Pisani e gli tolse 3,000 scudi d’entrata da servire per ripararne i danni.5 Oltracciò Pio V, dapprima per l’autunno 1566, poi per la seguente quaresima, progettò di tenere un grande sinodo provinciale di tutti i vescovi d’Italia, che aveva da stabilire le basi della riforma in particolare,6 ma poiché il concilio provinciale milanese del cardinale Borromeo conteneva già tutto il necessario, è lecito congetturare che il progetto fu per ciò lasciato cadere.7 1 * Avviso di Roma del 6 gennaio 1571, Tiri). lOlfi, p. 2, Biblioteca Vaticana. I ‘brevi pei 4 vescovi, del 3 febbraio 1571, nell’ Are,1bivio dei Brevi a Roma. 2 * Id. del 24 gennaio 1571, Urb. ÌO-YZ, p. 12. Biblioteca Vaticana. *> * « S. Sta ha deputato quattro vescovi et quattro di questi padri del Giesù che vadino per lo Stato ecclesiastico visitando i vescovati. I vescovi visiteranno le città et quei padri visiteranno le diocesi et ordineranno quello che giudicheranno esser servitio di Dio. et a disordini a quali non potranno reme-diare. si rimetteranno alla relatione che ne faranno a S. Stà. che poi riprenderanno quell’espeditione che le parerà più opportuna ». (Zibramonti, 6 gennaio 1571 al duca di Mantova. Archivio Gonzaga in Mantova). Pare che .solo due di questi vescovi fossero in realtà accompagnati da un gesuita (Sacchini P. III. 1. 7. n. 16). * Decreto di riforma del Sormani per Kimini in Cod. CP 5 n. 'Ut della Biblioteca Gambalunga in Rimini. * Ladkrchi 1566. n. 63. 6 Ibid. n. 64. * Strozzi, 6 novembre 1566, Archivio di Stato in Vienna. * Avviso di Roma del 16 novembre 1566. Urb. ÌO.’/O. p. 320b, Biblioteca Vaticana. Il papa pensava di visitare anche Civitavecchia; ibid. « V. sopra, p. 126 e * Avvisi di Roma del 17 settembre e 8 dicembre 1566. Urb. ÌO.'/O. p. I48b, 338b, Biblioteca Vaticana. »Strozzi, 7 dicembre 1566. Archivio di Stato in Vienna. 7 Quanto altamente apprezzasse Pio V il sinodo provinciale milanese appare dalla lettera di Borromeo al vescovo di Brescia in data 27 dicembre 1567 : « Da Santità di Nostro Signore per la satisfatione che ha havuta di questo nostro concilio, et per il desiderio che ha di veder la riforma incamminata, ha fatto prohibire a i tribunali di Roma che non faccino cosa alcuna contro a i decreti del suddetto concilio». Presso Sala, Docum. II, 272.