520 Pio V. 1566-1572. Capitolo 9 b. la Signoria anche allora schivava il progetto della lega perchè non voleva obbligarsi a difendere i possessi della Spagna qualora la flotta turca assalisse non i possedimenti veneziani, ma quelli di Filippo II.1 I veneziani cercavano intanto di ottenere dal papa non una lega, ma denaro, viveri e truppe, perchè s’illudevano ancora colla speranza, che la notizia dei loro estesi preparativi militari avrebbe nell’ultima ora trattenuto i Turchi da un attacco contro i loro possedimenti nel Levante.2 La Signoria era molto contenta, che il papa apportasse anche un aiuto militare a Venezia da parte delle altre potenze cattoliche, specialmente dalla Spagna, Ma essa avrebbe molto più preferito di ricevere tali aiuti senz’essere legata alla rivale Spagna da una stretta alleanza ed essere così forse obbligata ad imprese, che non potessero arrecare a lei stessa un utile immediato.3 Pio V era dispostissimo ad aiutare direttamente la repubblica, ma nello stesso tempo insisteva, che la Signoria si alleasse con Filippo II e gli staterelli italiani contro i Turchi. Però dopo le prime riluttanze Venezia dovette finalmente accettare il disegno di una lega caldeggiata dal papa e dal suo nunzio, non potendo altrimenti contare sull’aiuto degli altri stati cristiani.4 L’8 marzo 1570 il nunzio Facchinetti mandava a Roma la seguente notizia significativa: nell’inevitabilità della guerra anche i veneziani desidererebbero ora la lega: se però intanto il turco li lasciasse in pace, non ne sarebbero scontenti : perciò Sua Santità s’adoperi per obbligare il più possibile la repubblica alla lega. Egli, il nunzio, si adoprerebbe nello stesso senso, affinché la Signoria fosse tanto legata da non potersi più ritirare senza la massima vergogna.5 Frattanto Cubat, latore dell’ultimatum, si avvicinava alla città della laguna, dove erano avvenute vivaci discussioni sulla posizione da prendersi. Nel consiglio dei Pregadi erano venute fuori tre opinioni: la prima, che si dovesse ricevere il Cubat segreta-mente. fu scartata; la seconda, che non lo si lasciasse nemmeno entrare, in Venezia, ma lo si rimandasse subito, non ottenne neppur essa la maggioranza; si decise piuttosto di accordare ab 1 La lettera del Facchinetti è pubblicata presso Valensise 40-41. Questa edizione, ' fatta nel 1898, delle importanti ed interessanti relazioni del nunzio veneziano sulla lega è sfuggita ad Herbe (Europ. Politile ini Cyprischen Krieff I, 1902). il quale del resto ha addotto molto completamente la vasta letteratura. 2 Vedi la relazione del Facchinetti in data di Venezia 25 febbraio 1570. presso Valensise 43 s. 3 Vedi l’eccellente esposizione di Heere I, 49 s. Cfr. Serrano, Liga I. 48 s. * Vedi Heere I, 50. Già il 13 marzo 1568 il Facchinetti in una lettera a segretario di Stato di Pio V aveva espresso la speranza, che 'Venezia cercherebbe in fine la sua salvezza nella lega. Valensise 38. s Vedi Valensise 46.