Gli abusi a Napoli. 305 tenti, le difficoltà non dovranno che aumentare e farsi più gravi. Finalmente Castagna con energia rilevò ancora una volta che il papa non perseguiva scopi mondani, ma mirava solamente al mantenimento della giurisdizione largita da Dio alla Chiesa, senza della quale è impossibile si dia buona cura d’anime. Il nunzio potè dire ciò che volle, ma il re, ch’era molto eccitato, rimase fermo sul punto che fosse il papa colpevole di tutto, che colla sua esagerata accentuazione della giurisdizione ecclesiastica fosse la causa di tutte queste controversie. Castagna replicò che la colpa era di chi s’era permesso delle usurpazioni, non di chi chiedeva il proprio diritto. Nella conversazione che andò facendosi sempre più aspra, Filippo disse che qualora il papa persistesse nelle sue vedute « estreme », egli saprebbe difendere la sua giurisdizione coi mezzi che stanno a disposizione dei principi cattolici. Invano Castagna ricordò che trattavasi non della giurisdizione temporale, ma della spirituale. Filippo, che non potè confutare questo punto, interruppe l’udienza dicendo che aveva esposto il suo punto di vista e ciò bastava.1 Nell’ottobre il re cedette almeno nella questione circa il rango del nunzio napolitano e decise che dovesse essere trattato come i nunzi negli altri suoi regni, cioè messo al primo posto, ma espressamente notando, che ciò non recava alcun nocumento alla giurisdizione.2 In tutte le questioni di principio Filippo, seguendo i consigli dei suoi inviati e ministri,3 continuò attenendosi alle sue pretese cesaropapistiche. c. Le questioni fra Madrid e Roma come il negozio milanese allora tuttavia pendente, indussero, nell’ottobre 1569, Pio V a mandare in Ispagna il generale dei Domenicani Vincenzo Giustiniani.4 Ancora prima che questi potesse cominciare le sue trattative, Filippo II con una prammatica regia del 30 novembre 1569 aveva 1 V. la relazione di Castagna del ^2 agosto 1569, ibid. 132 s. 2 Vedi Meister in Histor. .Salirli. XIV, 82. Cfr. Corresp. dipi. Ili, 143. 3 Ofr. Corresp. dipi. Ili, 182 s. 4 II breve credenziale dell’ll ottobre 1569 presso Tedeschis 26-1 : otto altri * brevi dell’ll ottobre relativi alla missione di Giustiniani, in Arm. U, t. Uh p. 250b, Archivio segreto pontificio. Cfr. Corresp. dipi. Ili, 162 s. Finora non sono state trovate le relazioni di Giustiniani. Coi documenti nell’Archivio segreto pontificio ne offrono una surrogazione Borghese I, 632 (istruzioni di Bonelli a Giustiniani) e Spagna II (vedi Hiitojosa 193) : nel primo codice le lettere di Castagna. Cfr. Corresp. dipi. III. xxxvii s„ lxi e Mobtier, Ilist, des Maîtres généraux de l'ordre de St. Dominique V, 490 s. Pastor, Storia dei Papi, Vili. 20