Imbarazzo per la scelta d’un nuovo candidato. 25 strati gli ultimi sacramenti.1 Ai 6 di gennaio del 1566 egli, che contava appena 28 anni, era un cadavere.2 Negli ultimi giorni della sua malattia sostarono anche quasi del tutto, per riguardo al morente, le operazioni elettorali.3 Difficilmente Borromeo poteva entusiasmarsi molto più che per Ricci e Farnese per il suo congiunto il cardinale di Vercelli, Pier Francesco Ferreri, che arrivò a Roma il 1° gennaio 1566 ed entrò in conclave colle più audaci speranze, fidando nel duca di Savoia siccome quegli che avrebbe già guadagnato a suo favore la Francia e guadagnerebbe anche la Spagna.4 Neanche Ferreri rispondeva al desiderio che Borromeo aveva d’un santo papa: oltracciò era suo nemico il Vitelli, che in breve tempo aveva raccolto contro di lui 32 voti. A questo punto erasi seriamente in imbarazzo per trovare un nuovo candidato : l’attenzione si rivolse perciò su persone che non avevano potuto partecipare al conclave;3 così pe.rlossi del teatino cardinale Scotti, ch’era invero gradito a Borromeo,0 fecersi le lodi di Boncompagni e giudicossi che sarebbe diventato certamente papa solo che fosse presente ;7 deplorossi che Crivelli come Boncompagni non fossero ritornati dalla loro missione in Ispagna.8 Allorché, ai 2 di gennaio del 1566, l’ambasciatore imperiale consegnò ai cardinali le lettere del suo signore del 21 dicembre colle usuali esortazioni a fare una elezione rapida e buona, l’attenzione si rivolse nuovamente al protetto imperiale, il Morone.9 Ma a questo punto Farnese si dichiarò risolutamente contro di lui rendendo così impossibile la sua elezione.10 i Requesens, 3 gennaio 1566, Corresp. dipi. I, 74. Naturalmente fu rimessa fuori anche la voce che fosse stato avvelenato. * Arco, 5 gennaio 1566. Archivio di Stato in Vienna. - Cnn-esp. dipi. I, 74 n. ! 5 * « Le cose del conclave sono state assai quiete per dui o tre giorni attesa l'indispositione di Mantova, nella quale è stato molto assiduo Buorromeo». Serristori. 2 gennaio 1566, Archivio di Stato in Firenze, Medie. 3285, p. 3. 4 Requesens a Filippo II, 3 gennaio 1566, Corresp. dipi, I, 76. Delfino a Massimiliano II, 4 gennaio 1566, presso Hili.igkh 140. 5 Hili.iger 137. r- Requesens a Filippo II, 30 (dicembre 1565, Corresp. dipi. I, 68. ^ «A Boncompagno tienen aqui por buen hombre; y todos afirmtan que si estuviera presente, tuviera mas parte que ninguno». Requesens a Filippo II, 3 gennaio 1566, ibid. 76. » IIii.i.igek 137. « Requesens a Filippo lì, 3 gennaio 1566, Corresp. dipi. I, 77. Arco dà 4 notizia sulla sua udienza del j5 gennaio 1566 e aggiunge che Morone, Ricci, Colera « multorum in se animos convertunt. Ferunt autem regem oatholicum prò card. Alexandrino vehementer laborare». Archivio di Stato in Vienna, t'n annesso biglietto dal conclave veramente sa riferire che Madruzzo, Este e Farnese avrebbero stabilito l’esclusione del Cardinal Ghislieri. 111 IIiluger 140, Del resto la pratica a favore del Morone mise in angustia anche tun agente fiorentino, tanto che questi consigliò di favorire il Morone. * Serristori, 2 gennaio 1566, Archivio di Stato in Firenze, Medie. 3285, p. 3.