Il cardinale Commendone in Polonia. 483 le sue mogli. Sigismondo Augusto rispose che egli non voleva diventare un Enrico Vili e tanto meno un eretico; e che probabilmente l’affare non sarebbe punto portato in discussione alla dieta : al che il Commendone obiettò che non era in potere di Sua Maestà d’impedirlo.1 Anche il nunzio unì le sue rimostranze a quelle del legato. Quand’ecco d’improvviso mutarsi lo stato delle cose alla notizia che la regina Caterina era morta a Linz il 29 febbraio 1572.2 Ancor più sorprendente che il duolo mostrato da Sigismondo Augusto a questa nuova fu il fatto che egli d’allora in poi tacque delle sue seconde nozze, divenute ora possibili. Resta indeciso, se questo cambiamento d’opinione fosse dovuto alla sua incostanza o alla sua passione per una damigella di corte.3 Le trattative circa la lega contro il Turco, che il Commendone sul principio caldeggiò con grande zelo, furono rinviate dal re alla dieta, dove l’opinione era sfavorevolissima. Tuttavia il Commendone sperava nel successo. Egli adoprò tutta la sua eloquenza trattando personalmente coi senatori. Ricevette intanto la risposta che, dal momento che nè l’imperatore nè l’impero si erano com-mossi, anche la Polonia non poteva dichiararsi contro i Turchi senza esporsi ai più grandi pericoli.4 Nei dibattiti della dieta riemersero correnti anticattoliche : se non ebbero il sopravvento, lo si dovette in massima parte al prudente contegno del Commendone.3- Frattanto peggiorava sempre più lo stato del re sofferente di febbre etica e di artrite. Quell’infelice si accorciava da sè stesso la vita coi bagordi. Tutti i patriotti e con essi il Commendone guardavano con preoccupazione il futuro : essendo Sigismondo Augusto l’ultimo della stirpe iagellonica, era da temersi, che i partiti, i quali già da anni minavano la concordia del regno, sarebbero scesi ad aperta ostilità nell’elezione del re.6 b. Come in Polonia, non ostante tutte le magagne del clero, la massa del popolo si manteneva ancora attaccata alla fede cattolica, così era anche, a testimonianza del Borromeo,7 per le parti 1 V. la * relazione cifrata di Commendone al Cardinal Rusticucci del 3 marzo-1572, Archivio Graziiami a Città di Castello. 2 V. Colece. de docum. inéd. CX, 41Ss. 3 V. Venes. Depeschen III 520, n. ; Gratiantxs III, 9. 4 Vedi Venez. Depeschen III, 501, n. 2; Gratianus III, 10; cfr. Theiner, Von. Pol. II, 763 s. 5 Cfr. l’abbozzo risalente al maggio 1572 * Negotii di Polonia, Misceli. Arm. II, 117, p. 384. Archivio segreto pontificio. 6 Vedi Eicchhokn II, 425. Sul concubinaggio del re vedi Zivieb I, 781 s. 7 Informazione del 30 settembre. 1570 presso Reinhardt-Steffens, Nuntiatur von Bonhomini. Dokumente I, 6-17.