Riforma del clero romano. 129 nefici chi non osservasse tale prescrizione.1 I dottori, medici e giuristi ricevettero l’ordine di non più usare il cappello sacerdotale. 2 Allo scopo di mettere maggiore ordine nell’amministrazione della cura delle anime, il cardinale vicario emanò prescrizioni più minute sulle chiese che dovevano avere diritti parocchiali.3 Poiché alcune parrocchie romane erano troppo estese perchè si potessero efficacemente curare le anime, un motuproprio del papa creò nelle rispettive chiese parrocchiali undici nuovi posti di vicario dipendenti dal Cardinal vicario.4 I cardinali vennero esortati a provvedersi di .vicarii nelle lor chiese titolari.5 Per ordine del vicario generale tutti i parroci nelle feste dovevano essere nelle chiese da due a tre ore per istruire i fanciulli nelle verità fondamentali della fede cristiana.6 Essendo molti stati colpiti da una peste in Borgo, i parroci furono sollecitati a visitare gli ammalati, dovendo poi dare relazione dei poveri affinchè si potesse provvedere a soccorrerli.7 Dovevano essi tenersi a cuore specialmente i poveri, esortarli a vita cristiana ed impartir loro a tempo debito i sacramenti.8 Se sotto il rispetto ecclesiastico l’eterna città doveva guadagnare a poco a poco un altro aspetto, era necessario purgarla dai molti preti e prelati dimentichi dei loro doveri, che vi girovagavano lungi dai loro benefici e vescovadi. Già nelle prime settimane dopo la sua elezione Pio V comandò ai cardinali Morone, 1 * Avviso di Roma del 31 gennaio 1568, Urli. 10.}0, p. 381b, Biblioteca Vaticana. Sulla preparazione del relativo bando cfr. * Avviso di Roma del 27 aprile 1566, ibid. 218b. 2 * Areo, 1° novembre 1566 ; cfr. le * lettere del 27 aprile 1566, 1° novembre 1567 e 12 febbraio 1560, Archivio di Stato in Vienna; * Avviso di Roma del 19 ottobre 1566. Uri. lOJfi, p. 309. Biblioteca Vaticana; Laderchi 1567, n. 37. — Una prescrizione generale sugli abiti per preti, laici e donne fu promulgata il 19 màggio 1566 sul Campidoglio (* Avviso di Roma del 25 maggio 1506, Vrb. 101/0, p. 231b, Biblioteca Vaticana): fu presto mitigata, ma (lovevanla osservare completamente i famigliari pontifici e i cardinali (* Avviso di Roma del 20 luglio 1566, ibid. 255). D’una nuova prescrizione sull’abito sacerdotale * riferisce Zlbramonti il 15 settembre 1571 al duca di Mantova (Archivio Gonzaga in Mantova). Cfr. * Avviso di Roma del 18 ottobre 1570 (loc. cit. 357). Era progettato un divieto ai chierici di portar la barba (* Avvisi di Roma del 17 agosto e 7 settembre 1566, loc. cit. 275. 282b; * Arco, •> agosto 1566, Archivio di Stato in Vienna). 3 Ai 13 di settembre 1569. Dengel, Palasi und Basili Ica 8. Marco in Rom, Hom 1913, 85. 4 5 novembre 1571. Bull. Rom. VII, 947. 5 * Arco, 7 settembre 1566. Archivio di Stato in Vienna. 11 * Avviso di Roma del 17 luglio 1568, Urti. 101/0, p. 549, Biblioteca Vaticana. 7 * Avviso di Roma del 14 agosto 1568, ibid. 562b ; cfr. ibid. 573 * Avviso ,n Roma'del 4 settembre 1568. 8 * A vviso dì Roma del 12 marzo 1569, ibid. 101/1. p. 40. Pastor, Storia dei Favi, XI. 9