28 Pio V. 1566-1572. Capitolo 1 a. del 7 gennaio a mezzo dell’Alciati lo fece persuaso 2. rinunciare per questa volta alla speranza del papato essendo Borromeo deciso a rifiutargli il suo voto. In luogo di fare ancora aspett?.re il mondo con grande danno del medesimo, agisse piuttosto da cristiano e si accordasse con Borromeo per l’elezione d’un buon papa. Nella sua risposta il nepote di Paolo III accennò alle benemerenze dei Farnese verso i Borromeo; in grazia del suo avo Pio IV era salito ?.lla dignità cardinalizia ed al trono papale mediante l’aiuto personale del Farnese stesso : dal papato di Pio IV originava lo splendore a quel tempo del nome Borromeo. Ma poiché il cardinale nepote era risoluto a negargli il contraccambio dei suoi servigi, proponeva quattro cardinali, per l’esaltazione dei quali prometteva la sua collaborazione, cioè Ricci, Scotti, Dolera e Ghislieri.1 Borromeo si decise a favore di quest’ ultimo. Con ciò era assicurata per Ghislieri la necessaria maggioranza di voti e nelle seguenti due ore si compì quanto non aveva potuto realizzarsi fino allora dp. un lavoro di tre settimane.2 La sera i cardinali recaronsi alla cella di Ghislieri e quasi a forza e contro sua volontà lo condussero nella Cappella P?.olina. Ivi sorse sulle prime grande rumore e discordia sul modo, col quale dovesse compiersi l’elezione. Alcuni gridavano che si dovessero portare fave nere e bianche per votare con esse altri volevano che alla maniera usuale si disponesse la cappella per compiere l'elezione, altri ancora volevano che semplicissimamente ì cardinali uno dopo l’altro avessero a dichiararsi apertamente e chiaramente per Ghislieri. Quest’ultima proposta incontrò approvazione generale. Sedato il rumore, tutti presero posto ai loro seggi consueti e Pisani s’alzò dicendo : « Io, Cardinal Francesco Pisani, decano del Sacro Collegio, eleggo pontefice il mio reverendissimo signore Michele, detto cardinale alessandrino». Dopo Pisani abbazia] »(Arco, 12 gennaio 1566, Archivio (li Stato in Vienna). * « Havendo P>orromeo mandato lioggi Alciato a Farnese instandolo che si risolvesse al fare del Papa ; egli rispose, Borromeo si risolvesse di ellegersi uno ch'egli gli haveva nominato, et che idi questo modo il Papa isi saria J'atto. Nominò Farnese : Montepulciano, Araceli, Crispo et Alessandrino, et a questo si attaccò Borromeo, et con tutto che si creda certo che il disegno di Farnese fosse di voler balzare anco questo cardie pure il fatto è andato di modo che egli è riuscito Papa. Più oltre non so per hora, ne in questi tumulti posso sapere più oltre, ma domani spererò di saper meglio il fatto ». Camillo Luzzara al duca di Mantova, 7 gennaio 1566, Archivio Gonzaga in Mantova. 1 Altre relazioni aggiungono anche Pisani (Hili.iger 143 n.). I tre nomi di Ricci, Dolera, Ghislieri compaiono in tutte le relazioni ; nel resto regnano-diversità. - Secondo * Arco unì Farnese e Borromeo il timore dell’elezione di Ricci ; prima essi avrebbero lasciato i loro aderenti nella persuasione che avessero-escluso Ghislieri. A Massimiliano II, 12 gennaio 1566, Archivio di Stato in Vienna.