La pace di Longjumeau e le sue conseguenze. 345 jumeau, dopo una guerra negligentemente condotta, fu conclusa per la seconda volta una pace, che sacrificò una situazione, la uale sotto l’aspetto militare era relativamente favorevole.1 Allora >>ure Caterina non volle insomma una decisa vittoria dei Guise e .lei partito cattolico. Perseguendo, con viste corte, soltanto il suo >roprio interesse, essa mirava a un certo contrappeso dei partiti, "olla pace di Longjumeau, da essa conchiusa malgrado l’opposizione del nunzio e dell’ambasciatore spagnuolo, gli ugonotti ottennero il ■ innovamento dell’editto di Amboise, a loro tanto favorevole, obbli-andosi a restituire al re le città di cui erano in possesso, condizione che poi non fu adempiuta. Altrettanto poco intendevano gli ugonotti rinunciare all’intesa coll’Inghilterra e coi ribelli nei Paesi Bassi. D’altra parte anche il governo reale lese variamente la nuova pace e lo potè perchè era sostenuto dal sentimento popolare. Gli ugonotti infatti con la loro ribellione e con le loro continue violenze avevano talmente eccitato contro di sè la massa della popolazione che alla fine i seguaci del protestantesimo in Francia diminuirono a vista d’occhio, mentre i cattolici si levarono a vigorosa resistenza. Come già nel 1562-1563 e nel 1567, così anche allora formaronsi nuove società della nobiltà e del clero per la ; onservazione della religione cattolica.2 Fu decisivo però il fatto che Caterina de’ Medici e Carlo IX, i quali non avevano dimenticato la sorpresa del 1567, si manifestassero indi innanzi con non equivoche ostilità contro gli ugonotti. Il cardinale Guise tornò a guadagnare influenza, il cancelliere L’Hòpital invece, l’avvocato costante del componimento, venne imesso.3 La sua caduta andò connessa colle condizioni che Pio V aveva legate alla concessione del permesso per la vendita di beni ecclesiastici che il governo francese aveva ottenuta ad opera di Annibaie Rucellai e di Charles d’Angennes, vescovo di Mans, successore di Tournon nell’ambasciata francese. Approvando con ¡■olla del Io agosto 1568 tale alienazione fino all’importo annuo di 150,000 franchi il papa stabilì che quel denaro non venisse 1 La notizia officiale della pace, che non si aveva ancora l’il aprile (vedi Gbatiani Epist. 382), arrivò la notte seguente : vedi Fibmantjs, * Diarium in Misceli. Arm. XII, 31 al 12 aprile 1567, Archivio segreto pontificio. Sul dolore e la preoccupazione del papa per una possibile irruzione degli ugonotti in Italia v. Colecc. de docum. inéd. XCVII, 426 ; Corresp. dipi. II, 337 s., 351. 2 V. Serment des associés de la ligue chrestienne et royale de la Champagne del 25 gennaio 1568 in Journal de Henry III III (1744), 31. Cfr. Capefigue, Ligue li, 374 s. ; Puilippson in Weltgeschichte di Flathe VII, 372 ; Ranke, Französ. Geschichte I, 276 s. ; Lavisse-Mariéjol VI 1, 101 s. ; Thompson 354 s. 11 11 • 212 s. e 352 s. sui precedenti accordi di questa specie, che furono precursori della lega). 3 Cfr. Anquetil 183 s.; d’Aumale, Hist, des princes de Condé II, rièces et tiocum. 349 s.; Segesser, Pfyffer I, 499 s.