332 Pio Y. 1566-1572. Capitolo 5 a. egli continuò la sua opera di terrore e di sangue, quasi fosse sua missione riempire di rovello anche i fedeli seguaci del re e dell’antica religione. Anzi solo ora propriamente si mise à tout rè-duire au pied d’Espagne.1 Coll’imporre tasse esorbitanti e ingiuste per natura e forma* egli si rese nemici anche i cattolici, i quali poi in vista delle confische di beni avevano ben riconosciuto che « la sollecitudine per le anime non veniva affatto in considerazione ».3 Allorché alcuni Gesuiti combatterono come manifesta ingiustizia l’imposta del decimo quattrino, l’Alba avrebbe preferito a tutto esigliarli dai Paesi Bassi. * Egli trattò arrogantemente i vescovi, che avevano presa la difesa del povero popolo. 5 Tutto il suo sistema di governo, una dittatura militare, pesava egualmente grave su tutti ; in luogo di pacificare il paese, egli non fece che esasperarlo di più. Pel governo spagnuolo costituiva un grande interesse che la curia romana vedesse nelle turbolenze neerlandesi nient’altro che una levata di scudi dei calvinisti. Gli fu facile diffondere in Roma questa idea perchè era sommamente arduo all’estero apprezzare al giusto le complicate cose neerlandesi e riconoscere l’elemento politico e nazionale, che dal principio influì decisamente in tutto il movimento. Anche l’azione di Alba nei Paesi Bassi fu dall’ambasciatore spagnuolo a Roma esposta siffattamente da parere che stessero in prima linea non i politici ma gli interessi religiosi. Con ciò gli spagnuoli speravano d’ottenere che il papa per un’opera sì encomiabile come l’annientamento dei calvinisti avrebbe dato il suo consenso, fin allora invano sospirato, alla riscossione di nuove imposte ecclesiastiche.6 Circa le condizioni dei Paesi Bassi, poiché Filippo II aveva respinto la nomina d’un nunzio per quella regione, Pio V, prescindendo da notizie private, non poteva in sostanza contare che sulle relazioni del governo spagnuolo e Requesens come più tardi Zúñiga nulla lasciarono mapcare a questo riguardo. Gli avvenimenti nei Paesi Bassi erano trattati da parte degli spagnuoli con sì grande segreto, che sorgevano le voci più insensate. 7 Con tanto 1 Morillon a Granvella, 28 aprile 1572, Corresp. de Qranvelle, éd. Piot IV, 207. 2 Vedi Pibenne IV, 28 s. ; Bi.ok III, 101 s. 3 Corresp. de Granvelle, éd. Piot IV, 292. 4 V. ibid. 155, 157. s Vedi Pirenne IV, 9. 0 V. Corresp. dipi. II, 437. 7 Cosi si sparse il rumore d’un decreto (li Filippo II composto sotto l'autorità dell’inquisizione spaglinola che condannava a morte la maggior parte dei neerlandesi. Già Prescott, Philipp II II, (1867) 105 espresse dubbii su questo dato derivato senza scrupolo dal Thtjanus e da Meteren. Recentemente s’è pronunziato giustamente contro la genuinità di questo decreto Biok in Bij-dragen vati vaderlandsche Geschiedenis 4* serie VI, 3.