Concezione cattolica e protestante della missione. 495. Gesuiti tre furono subito uccisi, undici altri gettati in mare. Per mancanza di viveri i corsari gettarono parimenti in mare una parte della ciurma catturata e fra questi anche l’ultimo gesuita, che aveva svestito l’abito dell’Ordine suo per restare sconosciuto.1 Non tutti gli ugonotti approvarono la condotta del Sore e del Cadaville contro poveri sacerdoti e giovani, dei quali molti non contavano più idi diciassette o diciotto anni, parecchi solo quattordici o quindici. Dopo l’arrivo del Sore a La Rochelle la regina di Navarra fece liberare l’equipaggio della nave portoghese catturata, persino l’unico gesuita ancora, sopravvivente, senza però dar loro il denaro per il viaggio.2 Delle vittime del Cadaville, grazie alla bonaccia sopravvenuta, due gesuiti poterono avvicinarsi a nuoto alle navi dei loro nemici e sotto la protezione dell’oscurità furono da ultimo ancora accolti e nascosti da anime compassionevoli.s Peraltro avvenimenti come la morte dell’Azevedo illuminano nella maniera più viva il fatto, che dall’apparire di Lutero e di Calvino si trovavano di fronte e si combattevano in Europa due concezioni del cristianesimo fondamentalmente diverse non solo sul campo della dottrina religiosa. Che la cristianità debba trasmettere al mondo pagano l’evangelo è pel momento dalla parte dei nuovi credenti un pensiero completamente remoto : un tentativo in questo senso proprio nel Brasile difficilmente poteva essere pensato sul serio. Nella vecchia Chiesa, al contrario, appunto quel pensiero sopravvive ed entusiasma sempre di bel nuovo ai più grandi sacrifizi. Nei suoi tentativi e disegni di guadagnare nuovi missionarii per il Brasile, la minore preoccupazione dell’Azevedo era che nessuno si esibisse per uno scopo così pieno di sacrifìcio. Molti, così egli scrive al Borgia,4 procurerebbero volentieri colle proprie fatiche anche le spese del lungo viaggio marittimo, purché avessero la prospettiva di trovare al di là dell’oceano l’ammissione dell’Ordine. Nell’allora sorgente Rio de Janeiro l’Azevedo potè nel 1567 porre subito anche le fondamenta per un grande collegio di Gesuiti e ciò a spese del re Sebastiano, 5 giacché anche i sovrani dei possedimenti spagnuoli e portoghesi rivolgevano alle missioni un’ardente sollecitudine e consideravano il progresso del vangelo nel mondo pagano come un dovere di sovrano, al quale venivano sempre di nuovo esortati dai. papi. 1 Facchini p. m, 1. 7, n. 187 ss. La più antica relazione di questi iatti è di Fr. Henriquez, del 5 dicembre 1571; vedi Sommervogel IV, 273. 2 Sacchini P. Ili, 1. 6, n. 263. 3 Ibid. 1. 7, n. 200. 4 II 19 ottobre 1566, S. Francisctts Borgia IV, 342. 5 Sacchini p. m, i. 3, n. 262. Cfr. Azevedo al Borgia il 20 febbraio 1567, S. Francisctts Borgia IV, 411.