Il nunzio Laureo 8 Maria Stuart. 377 difficile situazione della regina.1 Elisabetta d’Inghilterra, dopo la nascita dell’erede al trono, le sta di fronte ancor più sospettosa di prima ed aiuterà nel futuro i ribelli scozzesi con disposizione anche maggiore;.la regina è in rottura con Darnley, che mira al possesso indipendente della corona, e la discordia l’obbliga a cercare i suoi appoggi nei protestanti. Un miglioramento della situazione potrà prodursi se Filippo II venga m Fiandra con grandi forze militari e Maria proceda con severa giustizia contro i capi della ribellione : se sei di costoro venissero dannati alla meritata morte, in breve e senza difficoltà si potrebbe ristabilire la religione cattolica. A quanto pare, Laureo fu indotto in questa opinione dagli esiliati scozzesi di Parigi, che non erano più sufficientemente a giorno delle condizioni della loro patria.2 I sei di cui Laureo chiede la punizione sono Murray, Argyll, Morton, Le-thington e gli influenti officiali d’amministrazione Bellenden e Mac Gill; fra essi non trovasi nessun predicante, neanche Knox. Poiché anche il Cardinal di Lorena caldeggiò il pagamento di una parte del denaro di soccorso concesso dal papa, Laureo consegnò all’ambasciatore scozzese 4000 ducati, coi quali il fratello suo parti da Parigi il 9 settembre arrivando a Stirling il 21.3 La partenza invece del nunzio stesso verso la Scozia andò differendosi sempre più. Il battesimo del giovane principe, per la cui glorificazione volevasi attendere la presenza di inviati stranieri, non aveva ancora avuto luogo. Ai 6 d’ottobre il consiglio segreto di Scozia concesse bensì le somme necessarie per poterlo celebrare nel modo più solenne possibile; contemporaneamente la nobiltà si dichiarò contenta della venuta del nunzio4 e poco di poi la regina deputò a Parigi e Roma Stefano Wilson, un socio di Chisholm nel viaggio fatto a Roma, per invitare in Iscozia il nunzio, per render grazie al papa e per scusare il ritardato annunzio della nascita dell’erede al trono,5 ma la partenza di Wilson indugiò e verso la fine del mese la regina cadde a Jedburgh in una grave malattia, che rimise tutto in forse.6 Al cospetto della morte Maria ricevette i sacramenti della Chiesa cattolica, espresse il suo inviolabile attaccamento alla fede della sua fanciullezza e deplorò di non avere fatto di più pel ser- 1 Ibid. 270 s. 3 Cfr. 270 s. 2 Gfr. Ibid. ex. 3 Laureo al Cardinal Bonelli da Parigi 9 settembre 1566. presso Polle» 279. Sotto la stessa data il * papa raccomanda a Carlo IX il suo nunzio « Vincentium Montisregalìs episcopum negotiis reginae Scotiae deputatimi, quem et secum [le einsdem 'regin,ae auigustiis fortier sublevandis oretenus acturum fore indicai et orat sub faveat » Museo Britannico, A (Ulitional 26865, p. 421. 1 Istruzione per Wilson n". 2, presso Pollen 327 ; cfr. ibid. 324. 5 Ibid. Una lettera di Maria a Morone del 9 ottobre l.>66, ibid. 324 -. 6 Polli:* 328. Fleming 539.