Attività del Borromeo per la restaurazione cattolica in Isvizzera. 491 ¡prese con inquietudine a Roma la notizia di un avvicinamento di Ginevra a Savoia.1 Molto più fruttuose di queste sterili trattative si mostrarono i colloquii amichevoli del Borromeo anche per quelle regioni della Svizzera, che egli non visitò in persona. Così per i Grigioni. Nell’andata ad Hohenems come pure al ritorno di là il Borromeo ebbe un abboccamento col più zelante campione dell’antica religione nel paese dei Grigioni, l’abbate di Disentis, Cristiano di Castelberg.2 Il Castelberg aveva eccitato a nuova vita il suo monastero totalmente decaduto coll’ammissione di giovani eccellenti, e col suo contegno energico lo aveva rialzato anche economicamente. Similmente il Castelberg oprò con molto zelo per il consolidamento e la difesa dell’antica fede; «instancabile, teneva missioni nei diversi villaggi della regione, andava da un paese di montagna all’altro, celebrava la santa Messa ed esortava il popolo alla perseveranza ntìlla fede dei padri.3 Le condizioni religiose dei cattolici dei Grigioni erano tristissime. Già prima della comparsa della riforma vi era un certo contrasto col vescovo di Coira, i cui diritti civili si mirava di restringere. Già per questo motivo i Grigioni erano un terreno favorevole per la nuova dottrina; ciò valeva specialmente per la città vescovile, mirando essa a diventare l’erede del vescovo. D’altra parte, nonostante ogni diminuzione del suo splendore esteriore, la residenza vescovile di Coira restava pur sempre un ambito possesso per l’ambizione dei nobili del paese, di cui molti per questo motivo desideravano la conservazione del vescovado. Proprio all’assunzione di Pio V il partito dell’arciprete di Sondrio Bartolomeo Salis era in lotta con il vescovo Beato a Porta, eletto regolarmente, e, dopo aver dovuto sgomberargli il castello vescovile dietro l’intervento del papa, dell’imperatore e dei Cantoni cattolici, vessò il suo vescovo con infiniti ostacoli, sinché egli finalmente abdicò.4 Del resto la democraticissima costituzione dei Grigioni aveva per i cattolici anche un lato favorevole. Mentre che a Zurigo e a Berna i sudditi dovevano bene o male assumere la religione prescritta dal governo, nei Grigioni la decisione stava nelle mani delle singole comunità. Così accadeva, che ivi la credenza mutava da un paese limitrofo all’altro e che delle 1 Rusticucci al Laureo, 16 luglio 1571, ibid. 269. Sulle proposte di Ginevra cfr. le deliberazioni del 25 marzo, 24 giugno e 3 settembre 1571 in A bschiede IV 2, 467, 476, 483. 2 Ofr. Ioh. Cahannes in Studien und Mitteilungen aus dem Benediktiner-und Zistersrienserorden XX (1899), 89-101; 212-234. 3 Reinhakdt-Steffens, Einl. p. cccix. 4 Esposizione particolareggiata ibid. r.xxxvi i-xcvm. cci.xxvn-cccix. Cfr. La-®erctii 1566, n. 261 s.