Ridolfi a Roma e in Ispagna. 425 quanto appaia fattibile.1 Come scrisse lo stesso dì a Maria, il papa aveva ricevuto con gioia il Ridolfi, con gioia maggiore la sua ambasciata: doveva però rimettere il resto alla prudenza del re spagnuolo ed alla sua superiore perizia delle cose. Dal canto suo sosterrebbe i progetti secondo le sue forze. Esorta la regina a pazienza pel caso che nella ventura estate se ne facesse attendere tuttavia l’attuazione.2 Alla fine di giugno Ridolfi giunse a Madrid ed il 28 presentò al re il breve papale colle commendatizie di Maria, di Norfolk e dell’ambasciatore spagnuolo a Londra.3 Un fautore zelante dei suoi piani trovò Ridolfi nel nunzio spagnuolo Castagna, che già prima aveva sollecitato l’intervento di Filippo nelle cose inglesi. A giudizio del Castagna, Ridolfi era arrivato proprio nel momento più opportuno: ne parlò subito col re e per interposizione del nunzio il fiorentino ai 3 di luglio del 1571 potè sottoporre le sue proposte al sovrano, che all’apparenza trovarono accoglienza favorevole.4 Parve infatti che a quel punto Filippo volesse fare un colpo contro l’Inghilterra. Col Nunzio egli parlò della cosa più a lungo e con calore maggiore che non fosse suo costume, dichiarando che pareva giunto il momento di ricondurre per la seconda volta alla fede l’Inghilterra, che il papa aveva promesso ogni aiuto e che la diffidenza della Francia si tranquillizzerebbe qualora l’impresa si eseguisse nel nome del papa sulla base della bolla di scomunica contro Elisabetta. Ridolfi assicurò che il papa avrebbe acconsentito a ciò. In conformità Filippo II fece già anche dei passi iniziali. Addì 12 luglio partì una staffetta per l’Alba e per l’ambasciatore spagnuolo a Londra affinchè informassero Norfolk e la regina di Scozia : il re poi mandò ripetute volte da Ridolfi per avere spiegazioni più minute.3 Castagna scriveva ai 23 d’agosto: tutti sono a favore della 1 Lettera del 5 maggio 1571. presso Laderchi 1571, n. 6; cfr. Bonelli al nunzio di Madrid -Castagna. 11 maggio 1571. Corresp. dipi, IV, 274 s. « Il Sommo Pontefice ha gradito ed accettato tutto ciò che é stato concluso tò'Ja V. M. e l’illustrissimo signor Duca di Norfolk ed altri nobili del regno, ha lodato le istruzioni che gli ho mostrate, e comprovato il loro disegno ; e siccome sa che ogni grazia e bene procede da Dio, non si può dire con quante calde orazioni questo Santo Pastore favorisce i loro desideri ed il buon fine dell’impresa, ed è meraviglia con quanta inclinazione e veramente paterno animo, abbraccia e desidera il bene e il comandò di V. M. e Idei suoi amici confederati ». Ridolfi a Maria, presso Francesco Faberi, S. Pio V. Studio storico, Siena 1893, .107. 2 Laderchi 1571. n. 9. Ridolfi presentò anche una lettera di Norfolk ; ibid. 3 Filippo II a Spes, 13 luglio 1571. Correp. de Felipe II III, 477. Le raccomandazioni di Spes per Ridolfi a Filippo II e iZayas, del 25 marzo 1571, ibid. 444 s- Ridolfi era partito da Roma il 20 maggio. Corresp. dipi. IV, 33S n. 4 Castagna a Rusticucci, 3 luglio 1571, Corresp. dipi. IV, 380. C astagna a Rusticucci, 9 luglio 1571, ibid. 381 s. Zayas a Zuiiiga, 1* luglio 1571, ibid. 389.