Attività della congregazione del Concilio. 141 Un’altra congregazione altresì, quella dei vescovi, risale nei suoi inizi a Pio V, che con breve del 13 febbraio 15721 incaricò i cardinali Lodovico Madruzzo, Santori, Burali e Aldobrandini di esaminare tutte le domande dei vescovi e le accuse contro i medesimi e di sottoporle alla sanzione del papa. La nuova congregazione aveva però tenuta la sua prima seduta già nell’autunno dell’anno precedente.2 In ispecie la congregazione per l’interpretazione del concilio tridentino fu tenuta molto occupata da domande sotto Pio V.3 Per lo più trattossi di casi pratici circa le prebende, dell’obbligo di contribuire pei seminarii, dell’educazione di giovanette in conventi femminili non ostante la legge della clausura e simili. Ad una decisione di importanza più dogmatica diedero luogo i calvinisti francesi. Secondo Calvino il battesimo non aveva la virtù di rimettere il peccato originale ed i predicatori francesi, in conseguenza, facevano rilevare come essi nel battezzare non avessero l’intenzione di fare ciò che la Chiesa romana intendeva di fare col battesimo. Ora il concilio tridentino aveva dichiarato che il battesimo degli eretici era valido soltanto se intendevano di fare ciò che fa la Chiesa di Cristo,4 donde nei cattolici francesi dubbii sulla validità del battesimo calvinista.5 La congregazione del Concilio decise a favore di questo, per la ragione che, a dispetto dei loro errori sugli effetti del battesimo e sulla vera Chiesa di Cristo, i predicanti mantenevano tuttavia l’intenzione di amministrare un vero battesimo cristiano e di fare ciò che nella Chiesa cristiana s’era sempre fatto col battesimo.6 II decreto fu confermato da Pio V.7 Anche le altre decisioni del papa, in quanto più o meno im 1 Pubblicato da J. Hilgers ila Pastor bonus XV (1902/3), 238. Clie già sotto Gregorio XIII esistesse la Congregatio cpiscoporum v. in Aneti, iurte Pontif. I, Romae 1855. 2257. 2 «Alli 22 di settembre [1571], di sabato, nelle quattro tempora, intervenni alla prima congregazione della Consulta de’ vescovi, instituta da Sua Santità acciò i vescovi et anco i sudditi sapessero a chi ricorrere, per non infestare sempre l’orecchi di Sua Beatitudine». Santori, Autobiografia XII, 352. 3 Le decisioni della congiregazione redatte da Poggiani sono stampate ; dal 2 febbraio 1566 al 25 settemre 1568 ce ne furono 257. Pogiani Epist. I, 372-496. 4 Sess. 7, de bapt. ean. 4. 5 Cfr. le lettere del gesuita Giov. Maklonato del 28 giugno 1567 e 5 ottobre 1568 al cardinale Hosio, presso Cypriantjs 442 s., 469 ss. ; J. M. Pbat, cialdonai et l’université de Paris au XVI’ siècle, Paris 1856, 202 s. ; Mattonati Disputationum et controversiarum tom. I, Lyon 1614, 62 ss. 8 P. Fagnantts In l Deiyretalium I, Coloniae 1704, 133. Benedicttjs XIV. ]>v synodo dioec. 1. 7, c. 6, n. 9 (Opera XI, Bassani 1767, 128). Beixarminus, I>e sacram. in genere 1. 1, c. 27 (Opera III, Venetiis 1721, 50). 7 Sanetissimus anditi svotis dixit, non esse rebaptizandos. Decreto dell’In-Viisizione del 5 marzo 1606 in Anal. eecles. II, 140. Mirbt, Quellen3 (1911), 311 s.