244 Pio V. 1566-1572. Capitolo 3 a. vedevasi costretto per la tutela del pubblico bene a prendere provvedimenti contro il ritorno di Carranza, per es. ad organizzare una riunione di prelati sulla faccenda, per la ragione che in Ispagna, come in altri regni, dei principi, che erano stati molto cattolici e molto obbedienti alla Santa Sede, non di rado avevano tenuto simili radunanze per ovviare a inconvenienti ch’erano da temersi da parecchie ordinanze romane e avrebbero potuto turbare la quiete dei loro stati.1 E così tutto un tessuto, — in cui l’ordito era la coscienza nazionale della superiorità, e la trama buone massime, rimproveri e minacce, — avvolse sempre più il papa per legargli del tutto le mani e portare a Madrid la decisione. È caratteristica una lettera autografa dell’ll maggio 1571,2 nella quale il re «devoto e amantissimo figlio » del papa veniva a togliergli ogni movimento libero, In primo luogo Filippo elogia il suo proprio zelo nel negozio di Carranza, uno zelo, quale conviene « al dovere di lui nel servizio di Nostro Signore, nella difesa della sua fede cattolica, della sua Chiesa e religione». Egli pertanto non ha potuto tralasciare di fare i passi da lui fatti e di abbracciare la risoluzione in cui persisteva, la risoluzione cioè di metter mano ai provvedimenti più adatti perchè il mondo, il quale segue con tanta attenzione questo affare, riconosca e comprenda la sua intenzione. Ora questa è tutto desiderio e mira che sulla base della verità riconosciuta la giustizia abbia il suo corso. E poiché la dispiacevole faccenda è andata sì avanti, così a Filippo, qual figlio devoto e amatissimo del papa, è parso buono di farlo avvertito come l’autorità e il buon nome del papa fossero fortemente in giuoco ove sorgesse l’idea che Sua Santità volesse prosciogliere l’arcivescovo per qualche specie di passione o d’affetto: ora, come per incombenza del re ha già osservato l’ambasciatore, il modo e ordine del processo romano suggerisce tale idea.3 Prega pertanto che il papa si compiaccia di prendere in considerazione un negozio di tanta importanza colla diligenza, libertà di spirito e zelo, che erasi atteso da lui, accogliendo consìglio da dotti animati da zelo re- i « Como »seria hacer junta (le prelados sopra esta causa, pues en estos reinos y en otros han acostumbrado principes muy católicos y muy obedientes á esta Santa Sede hacer semejantes juntas para resistir á los inconvenientes de algunas cosas de . las que en Roma se han proveído, que parecian podrían disturbar la quiete (le sus estados ». Zúñiga, 23 luglio 1570, ibid. IV, xrx. = Ibid. 273 s. * « Me ha parecido como devoto hijo de V. S. y que tanto amor le tiene, advertirle quanta autoridad y reputación aventuraría V. S. en que se pensaste, que de algún genero de pasión o afición quería librar al Arzobispo, como lo ha dato a entender en el modo y orden con que se ha procedido como de m? parte se lo fa referido my embaxador » (Corresp. dipi. IV, 274). L’ambascia tore rinnovò anche dopo questo biasimo; v. sopra, p. 243, n. 7.