Capitolazione di Nicosia (9 settembre 1570). Condotta del Doria. 539 Mentre Doria tratteneva con pretesti i veneziani e il Colonna, gli eroici difensori di Nicosia avevano dovuto capitolare il 9 settembre. I Turchi ruppero l’accordo: ventimila uomini caddero vittime della loro sete sanguinaria.1 Con questo bagno di sangue i difensori della capitale Famagosta avrebbero dovuto essere scoraggiati. Comandava quella piazza il nobile Marcantonio Braga-dino, che era risoluto all’estrema difesa. Egli restò senz’aiuto, perchè i veneziani, da prima impediti dal Doria, poi da lui abbandonati slealmente, non osarono più attaccare. Con essi ritornò a Corfù anche Marcantonio Colonna. Le tempeste distrussero un certo numero di navi, sicché il Colonna giunse ad Ancona con sole quattro galere.2 Per illuminare il papa, egli mandò a Roma Pompeo Colonna. Il dolore e l’indignazione di Pio V per il ritorno inattivo di una flotta sì grande furono indescrivibili.3 Cipro rimase ora abbandonata a se stessa fino alla primavera del 1571, e pareva molto problematico, se Famagosta potesse resistere fino ad allora.4 Benché gli spagnuoli facessero di tutto per giustificare il Doria,5 tuttavia si riconobbe tosto a Roma il vero stato delle cose. Mentre Pompeo Colonna veniva ricevuto con bell’accoglienza, Marcello Doria mandato per difendere Andrea Doria non riuscì ad ottenere un’udienza.0 I fatti parlavano troppo chiaro. Persino il moderato cardinale Morone deplorava pubblicamente, che sarebbe stato meglio che il Doria non si fosse mai unito ai veneziani, avendo egli più nociuto che giovato.7 II papa mandò alla fine di ottobre Pompeo Colonna a Madrid per lagnarsi con Filippo II ed esortarlo nello stesso tempo a conchiudere la lega.8 Intorno alla let- 1 Vedi * Nestore Martinengo, Relazione della perdita di Nicosia, 1570-, Biblioteca Capilupi in Mantova. Gir. * Particolare ragguagliato della perdita di Nicosia in Varia polit. 62 (ora 63), p. 199 s., Archivio segreto pontificio. 'Cfr. * Cod. F. 18 dell’A r c h i v i o Boncompagni in Roma ■e le * relazioni nell’A rchivio di 'Stato in Firenze, che il Ftjlin cita (Una risita all’Archivio di Stato in Firenze, Venezia, 1865, 10). Degli autori recenti vedi Hammer II, 412 s. ; Zinkeisen II, 926, 929 ; Bianconi, Piccolo Archi-i'io storico-artistico Umbro, a. 1866-67, Perugia 1867. V. anche G. Castellani, Una lettera di Frane. Palazzo, colonnello dei Veneziani a Nicosia, Venezia 1916 (pubblicazione per nozze). - Vedi Guglielmotti 101 s., 104 s. Cfr. Balan VI, 540. 8 Cfr. Gondola presso Voinovich 583 ; Valensise 86 s. -) V. la relazione dell’ ambasciatore francese del 5 novembre 1570 presso Ciiarmèbe III, 124 s. 5 V. Corresp. dipi. IV, 63 s. 6 Vedi gli * Avvisi di Roma del 4 e 11 novembre 1570, Urb. 101,1, p. 365b, 368b, Biblioteca Vaticana. Nell’ultimo Avviso Si dice che l’udienza è stata rifiutata «per il sdegno che ha S. Stà che una tanta armata sia ritornata senza haver fatto alcun profitto». Cfr. Gondola loc. cit. 7 Fr. Longo, Guerra 20. 8 V. Corresp. dipi. IV, 66 s. ; cfr. Gondola loc. cit. 584.