i68 leggenda, di c«i non si saprebbero determinale esattamente le differenze, sol clie quella per la semplicità del racconto e per le forme tutto li-riebe s’accosta all’altra ballata, come la novella s’allontana da questa per la varietà ed estension del soggetto, la leggenda all’opposto per la semplicità delle forme e dello stile. Quanto a forma e a soggetto, le ballate del Carrer appartengono dunque a questo secondo genere, benché alcune, e propriamente quelle che hanno il titolo della Sorella, della Serenala, della Mezzanotte e dell’ Impossibile debbano piuttosto chiamarsi romanze; come la cappella degl’Innocenti e il Marchese Arnoldo nella loro semplicità assai somigliano alle leggende. E come varie per qualità, varie sono pure pei pregi. In alcune, e precisamente in quelle che collochiamo fra le romanze, il diletto della poesia nasce dalla soavità delle immagini e dalla passione; in altre ha veramente entusiasmo e novità non pure ne’pensieri ma nel soggetto medesimo; in tutte poi quella specialità e convenienza d’immagini, che fanno varii i soggetti e distinguono un bello e acuto ingegno che scopre nuove relazioni nelle cose, dagl’ingegni limitati e volgari che non escono mai dai battuti sentieri, nè altro in qualsivoglia soggetto non ¡scorgono nè producono che le comuni e universe rcla-