iani dei quali avrebbe dovuto essenzialmente valersi e coi quali avrebbe potuto avvantaggiarsi l’Ordine Stefaniano. L’opera del Dudley porta il titolo : “ Arcano ilei Mare „ e merita davvero di essere conosciuta e studiata sul serio. Parmi soprattutto meritevole di uno studio profondo il copiosissimo e interessantissimo materiale cartografico dell’ Arcano Del Mare che ispirò molti cartografi nella compilazione di quelle carte nautiche per uso dei nostri Cavalieri. La necessità di avere un complesso di carte fedeli per navigare, e per le imprese terrestri contro il nemico, fu causa di un perfezionamento notevolissimo nella cartografìa del Mediterraneo dalla seconda metà del secolo XVI fino al secolo XVIII, come, infatti, ne fanno testimonianza i numerosi schizzi cartografici, le piante, le carte generali e particolari (1) e il bell’ atlante nautico di Pietro Cavallini che si conserva nel R.° Archivio di Stato in Pisa (2). Questo materiale cartografico è per noi ili un grandissimo valore e sarebbe davvero da augurarsi un esame comparativo di questo colle produzioni anteriori e posteriori per trovare le ispirazioni e le influenze, ed anche per presentare sotto un nuovo punto di vista la cartografia nautica del Mediterraneo nei secoli XVII e XVIII. IJ Non sarà, dunque, fuori di luogo ricordare qualcuna delle più interessanti produzioni cartografiche create per merito dell’ Ordine di Santo Stefano e che spesso costituirono il patrimonio nautico-militare dei nostri Cavalieri nei più arrischiati cimenti. (1) A. S. F., Med., f. 2077 : “ Diuerse scritture, lettere, istruttioni e minute per conto delle Galere, loro imprese e uiaggi, e per armamenti di vasselli dal-1’ anno 1542 al 1615 „ (Cipro, Famagosta, Bona, sono con larghezza di vedute quivi illustrate ; vi si trovano, inoltre, alcune carte topografiche manoscritte, del-1 isola di Volo, Chios, dell’Africa mediterranea, ecc.). — A, S. F., C. S., f. CXLVIII, c. c. 131-134. (2) A. S. P„ n. 7638. )( 62 X