Chiesa Conventuale di Pisa celebrò pontificalmente. Poi, nella Grande Sala delVAudienza si raccolsero i Cavalieri, presenziando come luogo-tenente di S. A. S. il governatore di Livorno marchese Iacopo Inghi-rami e 1’ auditore cav. Niccolò dell’ Antella.
t] Governatore di Livorno fu questa volta nominato l’ammiraglio Giulio Barbolani comandante la Flotta Stefaniana, alla carica di Ammiraglio in capo fu rieletto il marchese Inghirami, ma il comando effettivo della Flotta venne dato al cavaliere Ottavio Barbolani dei Conti di Montauto in qualità di “ammiraglio coadiutore,, (1). Il Fontana aggiunge che il comando del Montauto “ non fu men pieno di valore e di fama „ e che molti nobili venturieri ebbe la sua squadra per le speranze che di lui si erano concepite e per “ le sue gentilissime maniere verso la Nobiltà „ (2).
<J Ed eccoci a nuovi cimenti coll’ammiraglio Ottavio Barbolani. Per quanto di breve durata fosse il suo comando, pur nonostante egli procacciò a sè grande fama e all’ Ordine Stefaniano novella gloria.
   Allestita una squadra di sei vascelli, il Barbolani partì nell’aprile del 1620 dal porto di Livorno, col fiore dei Cavalieri e con numerosa soldatesca. Prima di tutto si offerse l’incontro colla Carovana Turca, dopo tre giorni di navigazione e di ricerche diligentissime ; ma il nemico, favorito dal vento, pensò bene di non accettare battaglia e di fuggire ponendosi al riparo di una sua fortezza. Ai 26 di giugno, presso l’isola di Lampedusa, si presentò ai Cavalieri una bella occasione per
    (1)	B. I,. L.; Santelli M., Ms. cit. c. 424 v.— Cfr. anche : A. S. F. ; C. S. f. cit. CXLVIII, c. 396 r. : “ Ordine di mettere in possesso come Ammiraglio delle galere Ottavio dei Conti di Montauto. Dato in Firenze, li 14 marzo 1619 (stile fiorentino) „. Il marchese Inghirami fu richiamato in servizio attivo col nuovo titolo di generale il 7 aprile 1621 mediante lettere patenti delle granduchesse reggenti. (Vedi Appendice, doc. IV).
   (2)	Fontana F. ; Op. cit., pag. 179.
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