Vili. Relatione del Ccip.no Gijfort Inghilese, fatta il dì XX d’Aprile 1604 al Ser.mo Gran Duca di Tosc.a in Pisa, dove ritornò dall' impresa di abbruciare le Galere di Morat Rais, et altri Corsali dentro al Porto d'Algieri in essecu-tione dell’ ordine datogli da S. A. S. A. V. ; JV. F., f. 14, c. 401 r. Essendo arriuato à Liuorno del mese di Febb.o prossimo passato con mia Naue et Mercantia per Gio. Barcher, fui in Pisa à parlar con S. A., alla q.le dicendo come ueniuo d’Algieri feci relatione del preparamento che in quel Porto faceuano il Rè, Morat Rais, et altri Corsali d’ otto Galere grosse, che la menore era di XX Banchi, et 1’ altre di 24 et 25 per uscir fuora quanto prima, sotto il comando di Amorat, con ferma intentione di combattere le Galere di V. A. ò quelle di S. S.tà, ò di Genoua ; Et la A. V. doppo hauermi interrogato à lungo insieme con il S.r Don Verginio Orsino Ecc.mo mi ricercò, se io uoleuo andare con mia Naue ad abbruciare dette Galere, et io per il desiderio, che sempre ho hauuto di seruirla senza far patto alcuno, sapendo, che le sud.e Galere stauano alla bocca del Porto, comodissime ad essere abbruciate con poca guardia, risolsi di mettermi à tale Impresa con mia Naue et Gente, sperando che con soli X huomini mi douesse riuscire. Però riceuuti gl’ ordini da V. A. per il suo Comm.rio delle Galere, che mi consegnasse i fuochi lauorati per fare 1’ effetto sudeto mene andai à Liuorno, et li messi in mia Naue, già lesta, et scarica et alli X di Marzo bene spedito mi messi in viaggio ; Arriuai in Euizza, et ui caricai sale, et così feci vela alla uolta di Algieri, doue arriuato in due giorni, entrai nel Porto, trouando le Galere mosse dal luogo, doue io 1’ haueuo lasciate, et accostate tutte al Molo con buono ordine con la prua in terra, che spalmauano, et una n’ era già spalmata, et fra esse erano tre fregate, ò, Brigantini, armati di 25 huomini per ciascuno, che non aspettauano altro, che il buon tempo per partire, stando con buona guardia di soldati sul Molo. X 277 )(