XII. Il Nunzio Pontificio a Firenze dà notizie al Cardinale Segretario di Stato sulla marina militare toscana e delle sue relazioni colV Oriente Turco. (In data 27 aprile 1610). A. V.; N. F„ 15 A. c. 12 r. Di Liuorno a’ 27 cT Aprile 1610. Da una Naue che uiene da Trapani s’ ha auuiso che in tale luoco era arri-uata una Naue, che ueniua dalle saline di Cipro et che in quelle parti stauano molto solleuati, et con gl’ occhi aperti per paura delli Vascelli Toscani, poiché liaueuano fatto conserua con altri, et faceuano molti danni et daua particolare auuiso eh’ haueuano predato Alessandretta, et Casteluerde, et metteuano gente et artiglieria in terra per andare a battere Pagliaccio eh’ è dentro terra qualche quattro miglia, et più preso due Carouaue di Cameli, et eh’ era auuiso sicuro et ueritiero. Le galere di Malta hanno combattuto et messo in fondo un gran Bertone di Turchi in Leuante fattine schiaui 110 ma ch’era stata sanguinosa. La due galere di S. A. uscite ultimain.te hanno predato un Brigantino nella spiaggia Romana, et dauano caccia a dua altri, mà era di notte, et erano stati liberati molti Chr.ni. Si mettono con gran fretta in ordine li due Vascelli, et trà pochi giorni saranno colla vela, per portare vettouaglie, et munitioni alli Galeoni» Di Liuorno a’ 30 d’Aprile. Un vascelletto che uiene di Tunisi dà nuoua che presto doueuano uscire di quel Porto cinque galere in Corso, et dodici vascelli quadri si metteuano in ordine sotto la goletta, doue era stata condotta da altri corsari la nave S.to Spirito- X 288 )(