precedente S. A. R. esce dal suo palazzo col seguito di tutta la Corte, e di tutte le Guardie, e viene a passare per il Ponte. Quivi stanno quei Cavalieri, che son venuti a Capitolo, tanti in numero, che talora giungono a cinquecento, e tutti questi in abito sontuoso fanno ala al Reai Gran Maestro, che passa, e gli rendono quell’ onore, che gli è dovuto. La mattina poi, che deve aprirsi il Capitolo, s’uniscono di nuovo tutti i Cavalieri nel loro Convento ; e quivi vestiti del loro abito Regolare, attendono il Reai Gran Maestro, che comparisce in tal giorno con regio accompagnamento ; ma lo licenzia subito, che è giunto al Convento, per porsi nelle mani de’ suoi Cavalieri, ed esser da loro solamente servito. I Cavalieri dunque gli assistono, lo vestono da Gran Maestro, lo conducono al suo Trono, mentre intanto uno de’ Paggi stende per i gradini del medesimo Trono quel lunghissimo strascico dell’ abito, affinchè i Cavalieri, chiamati all’ Obbedienza, dopo un profondissimo inchino ne bacino P estremità in segno di soggezione, venendo ad uno ad uno secondo P ordine della loro anzianità. Compito questo dovere verso il Reai Gran Maestro, i Cavalieri a coppia a coppia danno principio alla lor Processione d’intorno intorno alla Piazza de’ Cavalieri arricchita d’ ornamenti che non han prezzo, mentre da ogni banda si vedono pendere armi, bandiere, stendardi, spoglie, trofei tutti riportati a costo di sudori, e di ferite da’ Cavalieri, e dirò così inzuppati non meno del loro proprio sangue, che del sangue de’ Nemici della Santa Fede : laonde, come ogni cosa d’intorno spira la generosità degli Antenati, così ogni cosa serve di stimolo a’ Cavalieri presenti, per imitarli. Finalmente viene il Reai Gran Maestro con i Capi dell’Ordine, ornati della Gran Croce, e spartiti tutti a’ loro luoghi, S. A. R. assistito nel suo Trono da due Cavalieri, a man diritta dal-P Auditor Presidente della Religione, ed a mano manca dal Cavaliere più anziano, si dà principio alla Messa solenne, frammezzata con un’Orazione fatta da un Cavalier dell’Ordine, in cui raccontandosi l’im- X « X