certa distinzione fra “ navi del Granduca „ e “ navi dell’ Ordine di S. Stefano ma ho notato pure che a partire proprio dall’anno 1562, ossia dalla storica fondazione di Cosimo I, sino alla morte di Gian Gastone dei Medici (1737), la marina da guerra toscana finisce col trasformarsi in una vera e propria “ marina stefaniana In sostanza, ai Cavalieri di Santo Stefano venne affidata l’armata navale toscana col particolare compito ed obbligo di combattere corsari e turchi e di liberare da entrambi le vie del Mediterraneo per la sicurezza dei commerci e delle relazioni politico-economiche tra le varie potenze cristiane mediterranee. Eppoi, i granduchi di Toscana furono anche i gran maestri dell’ Ordine e come tali i capi supremi di questa Marina Stefaniana che loro premeva assai più dell’ ormai negletta “ armata ufficiale toscana „ (se così possiamo dire) ; ne è sufficiente testimonianza il monumento dei “ Quattro Mori „ in Livorno, col quale il granduca Ferdinando I dei Medici, vestito della caratteristica uniforme di Gran Maestro simboleggia le glorie e le vittorie riportate dalla marina toscana nel nome e per merito dei Cavalieri di Santo Stefano (1). €J Alla dinastia medicea seguì, nel governo della Toscana, la dinastia lorenese, e allora anche l’Ordine Stefaniano finì col trasformarsi in uno strumento dell’imperialismo austriaco; soffocato lo spirito originario e l’anima eminentemente italiana dei Cavalieri, l’Ordine doveva per necessità di cose morire nonostante tutte le trasformazioni e gli adattamenti. Perchè i Cavalieri, nel cui petto batteva sempre, ed ora più che mai, un cuore italiano, mal si prestavano a servire 1’ Austria ed a far getto generoso per lei di sostanze e di sangue sotto il pretesto della Fede. <} Ma l’ameno in certi apprezzamenti del Manfroni è questo, che cioè per lui i Cavalieri di Santo Stefano si trasformano in corsari più (1) Vedi più oltre la descrizione di questo monumento interessante. X 13 )(