ij Alla magnificenza della facciata si aggiunse in breve tempo quella del soffitto che è un vero gioiello d’arte e un tesoro d’inestimabile valore ; fu eseguita secondo il disegno di Alessandro Pieroni, architetto fiorentino, e compiuta l’anno 1604, come l’afferma una breve iscrizione apposta in un piccolo vano laterale situato sopra la porta maggiore, a destra di chi entra : “ Ferdinandus Mag. Dux III. fac iussit An. M.DCIIII „. €J II soffitto è distinto in molti scompartimenti, nei maggiori dei quali sono collocate sei magnifiche pitture a olio su tavola che rappresentano in particolar modo le gesta più gloriose della Marina Stefaniana ; il rimanente è tutto una successione di ricchi intagli dorati. Le pitture sono del Cigoli (ossia Lodovico Cardi), di Iacopo Ligozzi, di Cristo-fano Allori e di Iacopo da Empoli; rappresenta- PISA - Chiesa Nazionale dei Cavalieri di Santo Stefano no : la vestizione di Cosimo I a Gran Maestro delPOrdine; il ritorno vittorioso delle dodici galere stefaniane dalla battaglia di Lepanto ; l’imbarco a Livorno di Maria dei Medici per andare sposa a Enrico IV re di Francia ; la conquista della Capitana d’Alessandria ; l’espugnazione della fortezza di Pre-vesa ; la presa della città di Bona in Africa. Altre tele, collocate sopra gli altari laterali sono quelle che rappresentano : la moltiplicazione dei pani, opera di Lodovico Bnti, fiorentino, discepolo di Santi di Tito ; la natività di Gesù Cristo, superba pittura di Angelo Allori (1564) detto il “ Bronzino „ (con firma autentica dell’ autore apposta )( 38 )(