della gloriosa Istituzione. Il desiderio di accrescere il numero dei Cavalieri fece sì che venisse usata indulgenza sulle “ prove di nobiltà „ dei pretendenti e che si riducesse ad una semplice formalità la disposizione statutaria ; inoltre la brama di erigere molte commende di padronato per impinguare il tesoro dell’ Ordine fu il motivo precipuo per cui poco si curò di ricercare nei candidati qualità nobili e civili. Fra gli altri abusi introdotti nella disciplina dei Cavalieri carovani-sti vi fu anche questo, e cioè : sebbene dal tesoro dell’ Ordine si pagassero i “ ministri degli esercizi militari „, dell’ arte nautica, dell’architettura militare, della scherma ecc., tuttavia nessuno più si curava che le lezioni avessero il loro normale svolgimento e i Cavalieri frequentassero — come prescrivevano gli statuti — i corsi prestabiliti. Sappiamo perfino che “ da molti anni si era accordata la permissione al Maestro degli esercizi militari di potere stare continuamente assente dalla città di Pisa e godere nonpertanto del suo intiero stipendio,,! (1). In conclusione, quando il 9 luglio dell’anno 1737 venne a morte il granduca Gian Gastone dei Medici la decadenza morale e materiale dell’ Ordine Stefaniano era veramente dolorosa. Succeduta in Toscana a quella medicea la dinastia lorenese nella persona di Francesco III, (1) A. S. P. ; Arch. Stef., n.° 4556 “ Memorie Istoriche del Sacro Militare ed Insigne Ordine di Santo Stefano P. e M. „. (Sono “ divise in due parti, nella prima delle quali si espongono varie notizie riguardanti lo stesso Ordine, e lo stato in cui erasi ridotto nei tempi nei quali seguì la morte del Serenissimo Gran Duca e Gran Maestro Giovan Gastone Primo ; e nella seconda si rappresentano i provvedimenti e le determinazioni fatte dal presente Augustissimo ed Invittissimo Imperatore e Gran Maestro Francesco III felicemente regnante, per conservare ed aumentare i privilegi e per stabilire ed accrescere il lustro, la disciplina, e l’economia del ^medesimo Ordine Compilato dal Cav.e Pio del Borgo, patrizio pisano, Vice Cancelliere ed Avvocato dell’ Ordine istesso nel-1’ anno 1755). y 257 y 33, — Cavalieri di Sànto Stefano