Cap. X. IN HOC SIGNO VINCES ! 1 primo pensiero del Granduca e Gran Maestro, dopo Lepanto, fu quello di riorganizzare la sua armata che aveva molto sofferto, come già dicemmo, e che voleva, dopo una partita così gloriosamente combattuta e vinta, lanciare di nuovo nei cimenti più difficili per guadagnare nuovi e maggiori allori. Ond’è che negli arsenali di Pisa e di Portoferraio si lavorò con insolita attività non soltanto a riparare le avarìe della Flotta Stefaniana e Granducale, ma benanco a costruire nuove unità. La filza medicea 2636 del R. Archivio di Stato in Firenze contiene una lista completa delle unità e dei nuovi armamenti approntati nel 1572 : dodici galere sottili, due galeazze, due galeoni d’ alto bordo, sei piccole fregate, due brigantini ed altri vascelli da trasporto, 200 pezzi di artiglieria ; inoltre si mobilitarono 900 marinai, 100 cavalieri, 2500 rematori. Ecco, dunque, il nuovo contingente bellico, addirittura straordinario per il breve tempo in cui fu approntato,quando si pensi che la marina toscana pochi mesi prima aveva sostenuto una prova tanto dura (1). ^ In questo anno 1572 era morto il pontefice Pio Y e gli era successo Gregorio XIII ; Cosimo I stipulò col successore un nuovo con- (1) A. S. F. ; Med., f. cit. 2636, c. 105 r. “ Instrutione a uoi Colonnello Si-mione Rossermini luogotenente delle n.re galere „. (Contiene, fra le altre, molte cose interessanti, una lista delle galere armate nel 1572 coi relativi comandanti; le suddette galere furono : Capitana, Pisana, Vittoria, Elbigina, Santa Maria, Fortuna). Cfr., anche, la filza 2077, c. 409 r. e 370 r. X i»’ X