di visitare il nuovo galeone che si costruiva allora “ con disegno del Conte di uerliche ingilese in sul molo di liuorno, vascello molto bello et grande „ (1), ma i lavori procedettero con estrema lentezza e, quasi direi, con svogliatezza. Così appare dal carteggio del Nunzio Pontificio a Firenze (2) e da una lettera dell’ ammiraglio Inghirami del marzo 1614, mentre da un’ altra lettera dell’ ammiraglio stesso in data 31 agosto 1617 (3) e da un documento inserito nella filza Strozziana 148 (Prima Serie) risulta con assai palese evidenza l’infelice prova fatta dalla nuova galerata di 60 pezzi, per cui le supreme autorità dell’Or-dine comandano il disarmo delle galerate e dei galeroni di tipo du-dleiano (4). (jj II Nunzio Pontificio informa di tutto questo il Cardinale Segretario di Stato ed aggiunge, fra le altre cose, essere divenuta ormai inevitabile la vendita di questi vascelli malgrado desiderasse il Commissario Risaliti di mantenere in isquadra il galeone Livorno ed un’ altra unità navale assai robusta, che per essere vascelli buonissimi e di rare qualità, non valeva la pena di vendere “ senza occasione „ (5). Livorno de’ Signori Ministri. Dall’ anno 1614 al 1639 „. Lettera dell’ ammiraglio Jacopo Inghirami del marzo 1614. (1) A. S. F.; C. C. 261; I, c. 319 r. (2) A. V. ; N. F. voi. XV A, c. 274 r. : “A Livorno hanno licentiato molti capitani, et cassati 40 Capimastri at altri Caporali, et soldati, et si ua lentam.te nel lavorare il galeone che fà fare il Conte di Veruich „. (3) A. S. F. ; Med. f. 2084 non numerata. Nella lettera dell’ Inghirami all’Altezza Serenissima, in data 31 agosto 1617, apprendiamo come le galere S.to Stefano e S. Francesco non “ camminano niente „. (4) A. S. F. ; C. S. f CXLVIII, n. 433 : “ Ordine di disarmo delle galerate (5) A. V.; N. F„ voi. XV B, c. 467 r. Nella lettera di Alessandro Risaliti commissario generale delle galere, del 16 febbraio 1608, diretta a Lorenzo Usiin-bardi Segretario di Stato, si parla del disarmo dei nuovi galeoni, o, meglio, del X 82 X