fondo nella cala della torre, la quale torre offendeva molto detta armata, occhiali mandò a dire a’ quelli della torre che ui era solo quattro soldati che non tiras-sino, non uolsero obbedire leuatosi in collera occhiali ordinò si pigliassi l’antenne de trinchetti, e se ne faciessi scale et in tutti li modi s’ entrassi in detta torre come feciono, messosi le scale attorno montorno per forza su la torre e pigliando tre di quei soldati, legati per li piedi, 1’ impiccorno a’ merli di detta torre, il quarto soldato s’ era buttato nella cisterna e così si saluò, e lui mi contò tutto questo fatto, n’ uno medesimo tempo comparse gran cavalleria e li turchi abbandonarono la torre, se ne fuggirono alle loro galere e subito l’armata partì per la uolta di Barberia, e arriuata a Tunis assediò la goletta, e il forte che si faceua a Tunisi, il quale doppo molti assalti per forza lo presano doue era il Sig.r Mario Ceruelloni quale con Pagano d’ Oria generale della fanteria, con barche fatte, a’ posta passorno alla volta della goletta, la quale era presa, e andorno seimila ta-liani a filo di spada e schiaui, et al Sig.r Pagano d’ Oria fu tagliato il Capo, e il Sig.r Mario andò schiauo a’ Costantinopoli, si perse 300 pezzi d'artiglieria, et in quel mentre Don Giouanni d’Austria, era con cinquanta galere di Palermo mai si lassò uedere, In fra le altre ui erano le quattro del Gran Duca, che la Padrona e la San’ Gio : furno mandate a riconoscere l’armata di poi che fù preso ogni cosa e comandate le quattro galere, tornorno dreto a’ 1’ armata che se ne tornaua. E seguitando le dette quattro galere il loro viaggio, ebbono nuoua, che l’armata turchescha erano trecento galere che andauano alla goletta andando sempre alla coda di detta armata alla vista pigliorno in più giorni otto gharbi e ca-ramussali, e fregate, e feciono 130 stiavi con molte robbe, tutto imbarcato, e venutosene alla volta di Messina, e da Messina a Liuorno e passando sopra a Gian-nutri presano due brigantini, con cinquantasei stiaui, che in tutto fu preso 306 stiaui, et liberato pochi et altri cristiani n. 230. X 276 )(