200 Lis. Tabacco. Ari. Tabacchiera non ho. Lis. j Prendi del mio. Ari. ( tabaccando ) Addio Lisandro. Lis. Aristodemo addio. Del rimanente quale fu l’esito della rappresentazione, il pubblico intelligente, potè notarvi una bella spontaneità di verso, e l’acconcia applicazione di molte frasi proverbiali del nostro dialetto. L’errore fu forse nel pensiero, ma non nella sua esecuzione, la quale non fu senza in- I versi veneziani dell’Aristodemo ci richiamano a memoria un debito antico che noi abbiamo col pubblico. Da lungo tempo sono usciti in luce i versi di Camillo Natin, quel gentile poeta, che ad ogni capo d’anno allegra co’suoi pro-nostici, e co’faceti suoi scherzi i suoi concittadini, e noi non ne abbiamo ancora fatto parola. Sciogliamo ora l’obbligo nostro. Questi versi compongono un bel volumetto diviso in cinque p&rti ed oltre i detti pronostici gegno. Vili. Versi di Camilio Nalijì. (Andreola, 1834*35 ).