sono naturalmente ampollosi e considerano i fatti da un solo punto di vista ; il De Hammer è sostanzialmente turcofilo ed ama orientarsi troppo spesso.... colla mezzaluna ; il Manfroni in certi suoi giudizi è inesatto ed in certi apprezzamenti addirittura ameno. Egli afferma, allo scopo di svalorizzare F opera, che i Cavalieri di Santo Stefano “ per lungo tempo non ebbero se non due sole galee e che più tardi ne furon loro date due altre, ma non ne ebbero mai in numero maggiore di quattro (1). Ora, noi sappiamo che alla battaglia di Lepanto (1571) essi intervennero con dodici galere (2) ; sappiamo che in tutti i documenti dei RR. Archivi di Stato in Pisa e in Firenze, in quello privato del comm. Inghirami a Volterra, per tacere di altri, si fa menzione di squadre stefaniane composte di sei, di dieci, di undici, ecc., galere, senza contare il naviglio leggero ausiliario. È vero che qualche volta (come accadde certamente per la battaglia di Lepanto) non tutte le galere componenti Tarmata toscana erano “ di proprietà „ dell’Ordine, od ufficialmente iscritte nel ruolo navale stefaniano, ma è anche vero che esse erano condotte dai Cavalieri ed erano altresì armate, equipaggiate, organizzate con personale appartenente alla “ Religione „ tanove dinastie, e la seconda quella degli Osmani. Un volume in folio di 439 f. — Tarichi Tabii Ebubekr beg Chalil Pasciazade (Illustrazioni di storia universale cominciami dalla storia del Profeta fino all’ anno 1054 [1644]. Un voi. in folio di 305 f. — Tarichi Ali Osman li Aali. (Storia degli Osmani di Alì ; forma la parte maggiore della sua grande storia universale Kunhol achbar, composta nell’anno dell’Egira 1006 [1597]. Voi. in folio di 488 pagg. Trovasi anche nell’ I. R. Bibl. di Corte a Vienna, n. 470). (1) MANFRONI CAMILLO; La marina da guerra di Cosimo I e dei suoi successori (in: Rivista Marittima, febbraio 1895; pag. 226). (2) Lo afferma anche l’iscrizione apposta ai lati del magnifico dipinto del Li-gozzi nel soffitto della Chiesa dei Cavalieri in Pisa : “ Trireines duodecim, in auxilio Sacri Foederis mittit (Cosmus Magnus Dux), unde cum victoria redière, AN. D. MDLXXI X 11 X