i quali, pure, si dividevano in due classi : “ serventi d’armi „ con la croce sul braccio destro, simile a quella dei cappellani, e “ serventi d’ufficio „ o Taù così denominati per una croce simile alla lettera greca “ tau „ (1). lontanato dalle consuetudini in vigore nell’ Ordine dei Cavalieri di Malta laddove anche i cappellani potevano portare la croce dei cavalieri militi ed avere voto nelle assemblee e perfino nella creazione dei gran maestri. I nostri potevano bensì portare una croce rossa alla sinistra delle loro vesti, contornata di pura seta del medesimo colore ; dovevano altresì essere dotati di virtù e di costumi esemplari e proporzionati al loro grado ecclesiastico e, nei casi di loro gravi mancanze erano in tutto soggetti al Tribunale Supremo del Consiglio dell’Ordine e all’ assoluta autorità del Gran Maestro. (Cfr. Statuti della Religione di San Giovanni, titolo li, cap. 1° ; Statuti di Santo Stefano, titolo II, cap.i 1°, 2°, 7° ; Bolla del pontefice Pio IV che comincia : “ Altitudo Divinae Providentiae (1) I “ Serventi d’ arme „ furono istituiti per guerreggiare nelle imprese di terra e di mare in aiuto dei Cavalieri Militi colla divisa di una croce di raso rosso, senza contorno d’oro, e simile a quella dei Cavalieri cappellani ma da portarsi sul lato destro. Il loro principale requisito per essere ammessi all’Abito era quello di avere reso in guerra qualche segnalato servizio all’ Ordine ; non si ricercava in essi la prova della nobiltà ma una nascita onorata e civile, e che nè loro nè i loro genitori avessero esercitate arti vili o meccaniche “ borghesi „. Questa specie di cavalieri, però, sia perchè coll’ andar del tempo crebbe straordinariamente il numero dei militi tanto da non esservi più bisogno di 'serventi d’arme, sia per maggior decoro dell’ Ordine, cominciò ben presto a diminuire tanto che nell’anno 1614 il numero di questi si ridusse a due soltanto. E sebbene non fosse allora dal Gran Maestro approvato il parere del Capitolo Generale di lasciare estinguere i detti “ Serventi d’ Arme „ per la ragione di non precludere la strada a quelli che per il loro valore cercavano di “ avanzarsi „ pure non si trova che ne fossero ammessi altri ed anzi, essendo morto nell’anno 1622 Carlo Bruschi Servente d’Arme, restò con la morte di lui estinta questa specie di Cavalieri e furono aggregate a prò dei Cavalieri Militi e del Tesoro dell’Or-dine due “ commende di grazia „ che da Cosimo I erano state erette per quelli. X 29 X