della politica estera, un’insidia più grave di quella dei corsari e dei turchi. tj II granduca Francesco non ebbe, certamente, nè 1’ accortezza nè il tatto diplomatico, nè l’animo, necessarii in siffatte contingenze ; un po’ per sua indole naturale un po’ per cause molto intime, non si dimostrò all’ altezza delle circostanze, nè dette all’ Ordine Stefaniano quel-l’incremento materiale che ormai le esigenze del servizio e la bella fama conquistata impellentemente esigevano. Che cosa era allora, al tempo suo, il porto di Livorno? Meschinissima cosa. Consisteva in una specie di darsena, molto angusta, protetta a tramontana dalla massiccia costruzione della Fortezza Vecchia, ma un porto nel vero senso della parola, capace di offrire ricetto ad un numero considerevole di navi, comodo e sicuro non esisteva ancora. E vero che il granduca Francesco fino dall’ anno 1580 aveva fatto costruire nello specchio d’acqua di Livorno, prospiciente il Iato Est, una nuova diga la quale, secondo gli intendimenti degli architetti avrebbe dovuto prolungarsi fino al forte della Sassaia per chiudere [un nuovo bacino e creare un porto più ampio e più comodo ; sappiamo che più di mille e cinquecento persone vi lavorarono sotto 1’ assistenza di Bernardo Buontalenti ed Alessandro Pieroni (1). Sappiamo altresì che i lavori continuarono fino all’ anno 1587, e che furono interrotti, anzi abbandonati, alla morte (1) B. L. L. ; Memorie scritte da me Lorenzo di Gio. Andrea di Lazzaro Sani da Samminiato nol.o pub.o Fior.o e Cancelliere del Co.e di Livorno. - c. 449 v. (Trovasi fra gli Anecdoti D appartenenti al Tom. IV del ms. Santelli cit.) : “ 1580. Porto nuovo, cioè stradone primo, che và alla Sassaia si edifica fino al-1’ anno 1587. Assiste Bernardo delle Girandole, Alessandro Pieroni, Giovane bravo che si tira sù per Ingegn.e, e fà eseguire il Capo M.ro da Sirella, vi lavorano più di 1500 Persone „. — Bernardo delle “ Girandole „ era Bernardo Buontalenti insigne architetto, appellato “ delle Girandole „ per essere stato l’inventore delle “ girandole artifiziate „. Cfr. Grifoni, ms. cit., e. 519 r. X 121 x 16. — Cavalieri di Santo Stefano