sionale, è vero, ma che gli procacciò subito grande rinomanza. Infatti, uscito dal porto di Livorno s’incontrò con una piccola carovana di vascelli turchi i quali tentarono subito di porsi in salvo colla fuga non appena ebbero avvistata la nostra squadra. Ma non ne ebbero il tempo, chè, investiti da una scarica micidiale di cannonate, furono subito immobilizzati ; uno di essi colò a picco e gli altri vennero fatti segno ad un assalto fierissimo da parte dei nostri soldati e dei nostri Cavalieri che vi saltarono dentro costringendo i capi e le ciurme ad arrendersi. La preda consistè in cinque legni che vennero subito rimorchiati e condotti nel porto di Livorno ; in 200 prigionieri ed in un numero rilevante di cristiani liberati dalle catene. A questo primo successo altri ne seguirono e non meno gloriosi nè meno sanguinosi, accompagnati tutti dalla cattura di navi nemiche nel Basso-Tirreno, sì che il Galerati divenne il terrore dei corsari e degli stessi turchi. I quali, allora, per mezzo del sultano Amurat chiesero la pace al granduca Francesco, e il Granduca ebbe la dabbenaggine di credere alle loro promesse : le tergiversazioni, da parte del nemico, durarono a lungo e non si concluse nulla ; ma il nemico ebbe tempo di riorganizzarsi (1). Allora fu ripresa 1’ offensiva con più vigore da parte dei nostri Cavalieri, ed alle imprese marittime si accompagnarono le imprese terrestri (2) ; si fecero sbarchi sulle coste africane tunisine, e nelle isole dell’ Egeo con risultati molto soddisfacenti ; si dette la caccia ad ogni sorta di vascello che inalberasse bandiera colla mezzaluna ed il risultato fu la distruzione totale di una galeotta turca, l’affondamento di un grosso vascello da guerra e la cattura di quattro galere che costarono ai nostri molto sangue. Ma i Cavalieri, per un increscioso incidente, lacrimarono (1) Per maggiori dettagli vedi : B. L. L. ; Santelli M., Ms. cit. c. 50 r. (2) In questo tempo fu presa e saccheggiata la fortezza di “ Cholle „ (ossia “ Al-Khol „) località situata sulle coste algerine presso 1’ odierna Philippeville (anno 1582). Vedi : A. S. F. ; C. S., f. CXLV, c. 22 r. X in X