e coll’ anima ai giorni vissuti audacemente e gloriosamente sul mare, nè poteva, uno spirito irrequieto come il suo, adattarsi ad un riposo, sia pure necessario. Anche nella sua carica sedentaria di governatore, trovava il modo di occuparsi di questioni nautiche e di imprese militari ; così, dietro richiesta del Viceré di Napoli, suggeriva al primo segretario di Stato, Curzio Picchena, la maniera colla quale avrebbe dovuto regolarsi per non esporre le navi toscane a spiacevoli incidenti, e per non compromettere le buone relazioni con Venezia (1). Morto Cosimo II, l’Inghirami fu richiamato in servizio dal successore Ferdinando II dal quale ebbe, oltre a moltissimi elogi, il nuovo titolo di “ generale „ autorità suprema, riservata una volta ai soli sovrani (2). Purtroppo, non potè a lungo godere i novelli onori, nè potè porre in esecuzione il suo piano strategico grandioso per la difesa della Cristianità, per la maggior gloria dell’ Ordine Stefaniano, per la gran- tato, et per il numero, e grandezza delle azioni gloriose, che con tanto profitto del Cristianesimo, et con tanto innalzamento della N.ra Milizia et celebrità del nostro nome hauete in tante, et così segnalate Imprese mostrato, e fattoui con esse noto, et formidabile nel Mare Mediterraneo, non habbiamo dubitato punto nell’ anteporui in ciò ad ogn’ altro. Però ui confermiamo ecc. „ Firmati, oltre al Granduca : Niccolò Antella Auditore ; Comm.o Guidi Segretario (A. I.). (1) Così, infatti, scriveva al Segretario Picchena il 18 aprile 1617 : “ Volendo S. A. S. mandare le sue galere a Napoli ha giuntarsi con quelle di quel Reg.nio dico che è da considerare perchè dubito che con destro modo il Sig.re Duca d’ Ussona uoglia che q.te galere uadino nei golfo di Venetia, però in tal caso è bene parlare chiaro, et ha chi comanda le galere dare particulare istruttione che non entri nel sud.to golfo, ma entrandoui le galere di Napoli, esse se ne tornino ha liuorno con lassare quelle del Re di notte senza dirle niente, non uolendo S. A. S. disgustare et essere sospetto alli Sig.ri Venetiani „ (A. S. F. Med., f. 2084 non numerata. È importante per il copioso carteggio dell’ Inghirani). (2) A. I., Motuproprio di S. A. S. il granduca Ferdinando II, in data 7 aprile 1621 (Vedi Appendice, doc. IV). X 57 )( 8- — Cavalieri di Santo Stefano