del Granduca 1’ impresa della fortezza della Prevesa, situata sul mare a’ confini dell’Albania, e della Morea, ed avendo nel precedente giorno di Lunedì giunti all’ Isola Antipaxo predata una nave, indetto giorno di Martedì fecero la detta Impresa della Prevesa, che riusci felicemente. La gente da sbarco di dette Galee in n. di 400 soldati erano comandate dal Signor Federigo Ghisiglieri Maestro di Campo, e stipendiato dal Granduca medesimo. Fatto detto sbarco vicino a detta Fortezza tre miglia, presero primieramente un Borgo di 300 case, ch’era distante alla Fortezza mezzo miglio, indi presero la fortezza istessa difesa da 80 giannizzeri in circa, perciocché di 300 che stavano in quel presidio il restante erano alla Mercanzia delle sete, ed in corso. Fu adunque saccheggiato il detto Borgo, ed arsa la Fortezza, dove ciascuno aveva fatto buon bottino di roba, che vi era, e portati via n. 47 pezzi di cannone tra grandi, e piccoli, che furono imbarcati sopra la Nave presa nel precedente giorno. Fu dato ancora fuoco ad una Galeotta di 18 Banchi eh’ era in quel Porto. Ritornate le Galee ad Antipaxo fu fatta la rassegna di tutti gli Schiavi, e Schiave, che furono al n. di 203. parte de quali poi furono lasciati a Messina per di quivi esser mandati quei da riscatto dallo scrivano generale a Livorno Coll’Artiglieria, dovendo le suddette cinque Galee ritornare in Levante per fare nuovi danni a’ Turchi. X. Relazione degli episodi più importanti della campagna navale compiuta dal cavaliere Guglielmo Guadagni negli anni 1609-1611. (In data 11 aprile 1611). A. S. F.; Settimanni F., Ms. cit. Voi. VII. Addì 11 di Aprile 1611. — Fecero ritorno in Livorno i tre Galeoni del Granduca comandati dal Cav.re Fra Guglielmo Guadagni Sig.re di Belriguardo, quali erano partiti p. Levante da Portoferraio p. Levante addì XXVIII di Settembre dell’anno 1609. e fino a questo tempo avevano corseggiato contro de’ Turchi, e fatte le infrascritte Fazioni, e conquiste colla descrizione di tutto il loro Viaggio. A 28 (Settembre) detter fondo sotto Cavo Canzir vicino al golfo di Alessan-dretta, dov’era quella tanto famosa scala di merci. Quivi sbarcò il Sergente Mag- )( 281 X 36. — Cavalieri di Stinto Stefano